Jazz improvisation at ist best!
Questo album trasmette una sensazione strana, ma al tempo stesso bella. A volte si gode in modo particolare di forme o melodie semplici e orecchiabili ma non per questo non curate. Qui la sensazione è diversa: pensate a cinque cuochi che mettono in tavola le loro creazioni e le assaggiano. Alla fine tutti godono dei piatti degli altri. Ecco l'impressione che si ha ascoltando Carnival Skin, questo progetto che vede insieme il chitarrista Bruce Eisengeil, il batterista Klaus Kugel, il clarinettista Perry Robinson, il trombettista Peter Evans e il contrabbassista Hilliard Greene. Ognuno di loro è un grande improvvisatore e il rischio di questo esperimento è quello di percepire solo caos. Invece l'alchimia funziona, perché pur nella presenza di dissonanze ogni musicista sa come porsi nei confronti dei colleghi e di conseguenza agli ascoltatori. Anzi, vorremmo che i brani non finissero mai perché tutto risponde a un perfetto equilibrio musicale. A partire da Iono firmato da Greene, forse il più suggestivo insieme a Bobosong, mentre se dobbiamo dare un premio a uno dei cinque esecutori sceglieremmo il chitarrista Eisengeil.
Michele Manzotti
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Track list
Journey to Strange
Monster
Iono
Bobosong
Diagonal People
Carnival Skin |