The Most Important Vocal Group in Italy in Rare Recordings from National Radio Archives
Nella meritoria collana Via Asiago 10, ecco finalmente un omaggio al Quartetto Cetra. Forse era quasi scontato dopo aver recuperato artisti che avevano collaborato con il gruppo, come Lelio Luttazzi e soprattutto Gorni Kramer. Ma questa iniziativa va particolarmente sottolineata dato che la grandissima parte dei brani inclusi non erano mai stati pubblicati sui Cd che raccolgono le musiche interpretate da Virgilio Savona, Lucia Mannucci, Felice Chiusano e Tata Giacobetti. Inoltre nei tre programmi radio riportati nell’album (Il piccolissimo teatro del Quartetto Cetra, Gita di un Quartetto viaggiatore, Sassofoni e vecchie trombette, ovvero: l’impossibile storia del jazz) contengono i semi di una delle più fortunate serie televisive della nostra Rai, la Biblioteca di Studio Uno. Anche se qui non si toccano i classici della letteratura, le trasmissioni andate in onda tra il 1953 e il 1955 rappresentano la grande vocazione del Quartetto Cetra a unire il canto e la recitazione con un gusto del teatro sorprendente. Ascoltando queste registrazioni si percepisce una vitalità che è frutto di una professionalità acquisita in tanti anni di apprendistato (con canzoni rodate inoltre in un lungo tour argentino tenuto proprio in quel periodo) e di grande confidenza con il mezzo radiofonico. Gli autori di gran parte dei brani originali sono Virgilio Savona e Tata Giacobetti e contengono continui riferimenti a colleghi e attori da Odoardo Spadaro a Wanda Osiris, Walter Chiari, Carlo Dapporto. Tra i classici ecco Jericho (i cui testo in italiano è di grande comicità), I Got Rhythm, Night and Day e una Route 66 tradotta in napoletano e dal titolo Pasquà qua se tratta de faticà. Ma parlare solo di canzoni può essere limitante, dato che il vero omaggio è allo spettacolo radiofonico e a un gruppo che lo ha portato ai massimi livelli.
Tracklist
1/12 Il Piccolissimo teatro del Quartetto Cetra
13/18 Gita di un Quartetto Viaggiatore
19/25 Sassofoni e vecchie trombette, ovvero: l’impossibile storia del jazz
Dal 78 giri ai Cd, i Cetra raccontati da Virgilio Savona
La storia dei Cetra risale agli anni della seconda guerra mondiale come spiega lo stesso Virgilio Savona, classe 1920, e anima della formazione.
Non tutti sanno che il primo Quartetto Cetra era interamente maschile...
«Conobbi i miei futuri compagni d'avventura nel 1940 al teatro Valle, dove si tenne una recita goliardica curata da Age [Agenore Incrocci, futuro autore di film, ndr] in cui io suonavo il pianoforte. Si chiamava Quartetto Eige, ai componenti del quale poi facevo lezione di canto. Uno di loro decise di lasciare il gruppo e chiesero a me di sostituirlo. Ero già abbastanza innamorato di jazz e dovevo forzatamente scegliere tra questo e la carriera di pianista classico».
Uno dei Cd di una raccolta chiamata “Frusciati con brio”, che lei curò 5 anni fa per Selezione è infatti dedicato a questa formazione...
«Si trattava di incisioni della Cetra le cui matrici però non erano più conservate dalla casa discografica. Fortunatamente le avevo nel mio archivio e mi ha dato una mano anche Enrico De Angelis, uno dei componenti della prima formazione. Lui ha fatto l'imprenditore, ma la tecnologia ci ha salvato; infatti aveva preparato un Cd con le prime incisioni del gruppo. E pensare che né i suoi dipendenti né i nipoti credevano che lui avesse fatto parte del Quartetto Cetra».
Come mai il titolo Frusciati?
«Perché è lontano dalla concezione di fare dischi oggi, epoca in cui si tende al suono perfetto. Ma c'erano molte persone che mi spingevano a recuperare i vecchi brani, anche tanti collezionisti che evidenziavano come ci fosse una lacuna nel nostro repertorio. Ripulire i brani con le nuove tecniche è possibile, ma un po' di frusciato inevitabilmente rimane. Ed è sicuramente una caratteristica importante delle incisioni di una volta. Comunque facendo questo lavoro mi sono accorto che la nostra carriera ha attraversato tutti i supporti discografici, dal 78 giri al Cd».
E come arrivò Lucia Mannucci?
«Entrò al posto di De Angelis, ma già parallelamente aveva una sua attività di cantante, collaborando anche con noi. Io l'avevo conosciuta nei corridoi dell'Eiar, dopo aver ascoltato ed essere rimasto colpito dalla sua voce che interpretava i brani di Charles Trenet. Nella raccolta da lei citata un intero Cd è dedicato alle sue esibizioni soliste, con incisioni della Decca. C'è anche un brano, Fossette nelle guance, scritto da Garinei e Giovannini prima che facessero gli autori di commedie musicali».
Nei dischi e nelle trasimissioni radio che sono state recuperate sono presenti tanti musicisti che hanno fatto storia. Pensiamo a Gorni Kramer con cui avete collaborato frequentemente, il direttore d'orchestra Pippo Barzizza, il chitarrista Franco Cerri. Come si lavorava con questi personaggi?
«Sicuramente c'era una grande collaborazione non solo dal punto di vista esecutivo, ma anche nella stesura degli arrangiamenti. Su Pippo Barzizza ho sucessivamente compiuto un'operazione analoga a Frusciati con Brio riprendendo le incisioni interamente strumentali e quelle con cantanti come Alberto Rabagliati e Uberto Bonino».
L'anno scorso le sue canzoni furono protagoniste al Premio Tenco (poi raccolte in un disco, Seguendo Virgilio, etichetta Club Tenco/Alabianca). Tanti artisti si sono cimentati con i suoi brani. Quale la versione che l'ha convinta di più?
«Mi sono piaciute tutte, anche se sono stato contento in modo particolare della riproposta di Troppi affari, cavaliere che scrissi nel 1954 con Tata Giacobetti e che è stato interpretato dalla Piccola Orchestra Avion Travel».
C'è ancora spazio per i gruppi vocali in Italia?
«Dieci anni fa stato organizzato un premio in Toscana, precisamente in Maremma, con la mia presenza. Ma il fermento che avevo visto in quel periodo sembra concluso e anche certi gruppi (Baraonna, Trinovox, Neri per Caso) sono scomparsi o si sono ridimensionati. Purtroppo il gruppo vocale spesso rimane in secondo piano per accompagnare un solista piuttosto che seguire un proprio percorso musicale».
Michele Manzotti
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Track list
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