One of San Francisco’s best kept secret at their most cinematic album. Intense!
Giunti al quarto album The Court and Spark ruotano oggi intono ai soli M.C. Taylor, principale voce e chitarrista, Scott Hirtsch, multistrumentista di vaglia, James Kim alla batteria e Dan Carr bassista. Andati sono verso altre lidi Tom Heymann, suonatore di pedal steel guitar richiesto ovunque nella Bay Area e una miriade di altri musicisti che nel rendere interessante un gruppo formato da veri talenti rischiavano di confondere le carte in tavola. “ Hearts” è un album di ricerca, molto differente dal precedente “ Witch Season ”, bello ma alla ricerca di una chiave, e dagli esordi che parevano posizionare il gruppo in un ambito più cantautorale.
Cresciuti musicalmente e tecnicamente The Court & Spark ragioni oggi intermini di organicità musicale e di ricchezza sonora alternando a brani completi intermezzi sognanti piccoli landascape sonori come “the oyster is a wealthy beast “, “ a milk white flag “, “ smoke signals “, “ gatesnakes “.
La ricerca di una canzone ben scritta non si indebolisce in “Hearts “ - si ascolti “ Capaldi “, il brano più lungo e di gran lunga il più riuscito della raccolta, una ballata che potrebbe essere uscita dal repertorio dei migliori Buffalo Springfield - questa volta però Hirsch e Taylor si sono chiusi in casa e hanno tirato fuori dal loro cappello magico tutto lo scibile e tutto l’usabile. Il gruppo funziona quindi bene come band ma sono Taylor e Hirsch a essersi presi tutte le responsabilità cercando una ambientazione alle canzoni consci di correre così il rischio di troppa frammentazione.
Operazione ben portata a termine, comunque. “ Hearts “ piacerà a quanti hanno amato American Music Club e Mark Eitzel, il risorgimento della canzone westcoastiana d’autore agrodolce ben tornita, con molti colori, tante facce e , soprattutto, mai scontata come la futuristica “ High Life “ in cui si fondono macchine da scrivere, dulcimer, dischi a 78 giri, , moogs, fender rhodes, chitarre elettriche e vibrafoni con la presenza di Jason Molina di Magnolia Electric Co. a fare da direttore del traffico vocale, un brano che sfocia nelle successive “ gatesnakes“ e nella conclusiva “ The ballad of the horselover fat “.
Ascoltare The Court & Spark procura un piacere intenso, fino ad oggi ad appannaggio di pochi - non sappiamo se vorremmo mai che in troppi si impossessino di un gruppo così “intelligente” - per una impressione finale ancora positiva, con la netta sensazione di trovarsi davanti a musicisti che hanno ancora molto da dire. Il disco non ha distributore in Italia.
Ernesto de Pascale
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Track list
1. Let's Get High
2. We Were All Uptown Rulers
3. Birmingham To Blackhorse Road We Wandered
4. The Oyster Is A Wealthy Beast
5. Capaldi
6. A Milk White Flag
7. Berliners
8. Smoke Snigals
9. Your Mother Was The Lightning
10. High Life
11. Gatesnakes
12. The Ballad Of Horselover Fat |