From leon Thomas to Demtrio Stratos, from Focus to Rossini, from Beethoven to De La soul, from Bing Crosby to Tommy Johnson, from Kid Rock to Pete Seeger all round the world is Yodel-Ay-Eo-Oooo

Cosa c’è di tanto allegro e sorridente che rende felice l’ascoltatore di yodel ?
La memoria di vecchi films, scene montane, le mucche svizzere, il sapore del formaggio alpino ?
Soprattutto, cosa è lo Yodel ? Un saluto ? Un avvertimento ? Uno slancio gioioso ? Un pio ululato ? Un improvviso coro pop ( nel senso di popolare, naturalmente !…) ? Il richiamo di un codardo hoochie coochie man ? O solo il canto di un qualunque Jackass della MTV Generation ?
Dalla sua naturale dimora - le baite alpine piuttosto che l’America rurale - le influenze yodel sono rintracciabili in tutti gli stili musicali, in qualsiasi paese al mondo - dalle Hawaii al Cameroon - e in ogni genere - dalla techno al Bollywood. Dalla Svizzera all‘Austria, dalla Francia alla Gran Bretagna, dal Country & Western di Elton Britt fino ai toscani Gardellini del Fontanino è tutto uno Yodel e il mondo pare essersene dimenticato. Eppure nel 2003 un contesto indetto da Yahoo ( chi altro ?…) assegnò la vittoria a Taylor Wayne, di appena 9 anni mentre Gillian Welch e Kuntzkelina (entrambi appaiono in questo cd ) non hanno ancora quarant‘ anni.
“ The Rough guide to Yodel “ è prodotto intelligente, forse non completo - cercatevi i dischi di Elton Britt e dei Sons of Pioneers - ma realizzato con l’intenzione di invitare l’ascoltatore ad aprire orecchie, cuore e mente alle gioie dello Yodel e unirsi al coro.

Ernesto de Pascale