. Michael Hall - The Song He Was Listening To When He Died

Michael Hall - The Song He Was Listening To When He Died
(Blue Rose/I.R.D.)
www.michaelhall.org

Music and irony walk together in the 12 songs of the 8th album of Michael Hall

Michael Hall è una sorta di istituzione della scena musicale di Austin, Texas. Per il suo ottavo album solista, Hall ha deciso di chiedere l’aiuto di due suoi amici, Jud Newcomb e George Reiff, anch’essi nomi noti nella comunità musicale texana, per mettere insieme dodici canzoni da lui scritte nell’arco di dodici anni e di divertirsi a destrutturarle e ricomporle così da dar loro nuova vita.

Michael Hall fa parte di quella schiera di “altri americani”, quelli che pur vivendo nella “sunny side of the street” riescono a vedere e a raccontare ciò che avviene intorno a loro, a prendere e a prendersi in giro, senza mai cadere nell’errore di voler insegnare alcuna verità a nessuno.

Il risultato è un caleidoscopio di sensazioni, emozioni e stati d’animo così diversi e contrastanti da rendere l’ascolto di ‘The Song He Was Listening To When He Died’ un’esperienza non solo piacevole ma da ripetere con scadenza giornaliera. Nel disco c’è il minimalismo degli Eels nella title track, la dolce melodia accompagnata dal testo graffiante a la Aimee Mann in ‘Beautiful’ e perfino una canzone tanto tragica da diventare comica sul Vietnam (‘Had A Girl In Dien Bien Phu’), tuta giocata sulla strofa recitata con voce bassa e contrita ed il ritornello da karaoke.

L’umorismo cinico di Michael Mann, il suo guardare con disincanto alle brutture ed alle bellezze – poche per la verità – della vita, alle sue incongruenze è esaltato dagli arrangiamenti che giocano con i suoni moderni dei campionamenti (‘If You See Me’) e la semplicità dell’innocente accompagnamento di chitarra acustica (‘Out Where The Highways Roll’). ‘The Wedding’ è una sorta di ‘Dead Flowers’ degli Stones al positivo con il protagonista che chiede all’amata di sposarlo così da essere certo che sarà lei a seppellirlo sempre che non accada il contrario. In ‘Captain, Captain’ sembra di ascoltare Neil Young, ma la canzone è pervasa sempre di quell’ironia che non è propria del cantautore canadese che ritorna in mente nella country driver ‘Amelia’.

Nel disco si trova poi la canzone più divertente dell’anno; ‘America’ che non è ovviamente né una canzone patriottica, né critica sulla nazione omonima, ma… su gli America: “…not the country but the rock’n’roll band!”. ce ne fossero di cantautori così in Italia.

Jacopo Meille

Track list

Out Where The Highways Roll
Summer
I Had A Girl In Dien Bien Phu
Beautiful
The Song He Was Listening To When He Died
The Wedding
If You See Me
Captain, Captain
Amelia
America
My World, You’re Welcome To It
I Will Follow You

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