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Gli alternativi della Londra dei tardi anni 60
Quintessence - Ocean of Bliss (An introduction to Quintessence)
(Universal, 2003)
Si può cominciare a descrivere i Quintessence dall'annuncio che Raja Ram , flautista leader del gruppo, pubblicò su Melody Maker nel 1969: Jazz-Rock band forming. Must live in Ladbroke Grove. Il luogo citato nell'annuncio è in una zona di Londra all'epoca roccaforte della cultura alternativa e popolata da pittori, poeti e artisti di strada. I Quintessence vengono alla luce proprio come estensione multietnica di una comune londinese, fondendo insieme le origini australiane, inglesi, canadesi e americane dei singoli musicisti. Con Ocean of bliss la Universal propone una raccolta dei loro migliori brani incisi per la Island, etichetta con cui la band fra il 1969 e il 1971 pubblicò i primi tre dischi. La compilation si inserisce nella serie An Introduction to, attraverso cui la Universal riporta sulle scene alcuni dei gruppi del passato attraverso le registrazioni effettuate per la propria etichetta o per le sue sottodivisioni, con raccolte compilate non secondo l'ottica del best of ma prestando attenzione alla storia dei singoli gruppi. Il jazz-rock dei Quintessence spazia tra progressive, psichedelia e misticismo, influenzato da raga e musica orientale. Gli effetti sono evidenti anche sulla strumentazione utilizzata ( sitar, flauti, cori e recitativi). Il flauto di Raja Ram si libera in primo piano con sonorità paragonabili a quelle dei più famosi Jethro Tull. Molto spazio nella musica dei Quintessence è lasciato alla libera improvvisazione. Un progressive meno tecnico e complesso di quello di molti loro contemporanei, indebolito spesso dalla mancanza di ossatura compositiva ma non per questo privo di fascino né di interessanti aperture melodiche.
Giulia Nuti
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