Todd Rundgren - Liars Live
(Sanctuary)
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Todd Rundgren live: a fan thing.

Che Todd Rundgren sia un artista che ha anticipato mode e tendenze musicali è innegabile; che sia stato un punto di riferimento per molti altri artisti (Prince) e presunti tali (Lenny Kravitz) è ineluttabile; che sia un grande produttore ed ancor più un ingegnere del suono insuperabile è inconfutabile ma… c’è un ma. La sua musica, le sue canzoni, i suoi dischi, mancano a volte di quella naturalezza che le renderebbe subito fruibili. In fondo Rundgren fa pop rock, di classe, ma pur sempre pop rock, ma la sua concezione musicale, salvo alcune rare eccezioni (‘Hello It’s Me’, presente nel live), lo porta più a magari stupire che a coinvolgere.
Il DVD conferma questa impressione, del tutto personale s’intende. La stessa scelta scenografica che vede quattro silouette di vetrate di una chiesa gotica in cui vengono collocati i musicisti di fronte ai quali viene posta un arco gotico per Rundgren, lancia il chiaro messaggio di voler colpire l’ignaro spettatore. In realtà poi, salvo per la dure ‘Nazist Christ’ dal testo polemico e duro, poche sono le relazioni tra l’allestimento e la scaletta dei brani che vanno dai ritmi disco di ‘Faith’ al rock massiccio di ‘Buffalo Grass’, al pop della già citata ‘Hello It’s Me’.
L’unico collante è la presenza scenica di Todd Rundgren e della sua voce che spazia con una certa naturalezza dai toni morbidi di ‘While My Guitar Gently Weeps’ al rap di ‘Nazist Christ’ ed al quasi metal di ‘Mammon’. Ma non basta per contrastare la sensazione di essere schiacciati da troppe opzioni musicali.
Rimane comunque da apprezzare la bravura del nostro e dei suoi musicisti che presentano un caleidoscopio di suoni praticamente perfetti che mutano al susseguirsi dei brani e che ci fanno pensare a come sarebbe bello ascoltare il nostro collaborare con personaggi pop come Madonna o, perché no, Britney Spears o i Killer.

Jacopo Meille