Lasciatisi alle spalle il rockabilly gli Hormonauts sono oggi più che mai uno dei pochi prodotti italiani a poter competere sul panorama internazionale. Hanno capito bene l’attitudine che un gruppo di rock & roll deve avere per vivere nel nuovo secolo e la perseguono come pochi altri fanno qui da noi, aiutati dal linguaggio internazionale da cui così bene la band attinge. In “hormonized” vanno oltre e licenziano il miglior album dalla loro nascita ad oggi. Con l’ironia che si compete a di chi sa il fatto suo spaziano dal country, al western swing, a citazioni di “Summertime Blues” piuttosto che dei Clash, dal Surf alla Dick Dale al rocksteady. Eccellente la cover di”My Sharona”di The Kanck, sulla scia di quella di “Staying’alive” dei Bee Gees, fino ad oggi loro maggior successo e cifra di riconoscibilità. Se qualcuno ce li porta via, non lamentiamoci!

Ernesto de Pascale