. Dan Israel - Dan Israel

Dan Israel - Dan Israel
(Electone Records)
www.danisraelmusic.com

This Dan Israel self-titled album, recorded without his band The Cultivators , is a great collection of raw and ragged folk-rock songs. Dan played all the instruments himself and shows his quality of songwriter-performer at the top.

Il Minnesota per aver dato i natali a Bob Dylan occupa un importante spazio nel panorama musicale americano, ma la terra dell’Iron Range non è solo il menestrello di Duluth ma anche tante piccole ed interessanti realtà come quella di Dan Israel. Abbandonati i suoi fedeli Cultivators di cui è front man e anima, Dan Israel è tornato a far sentire la sua voce con un il bel disco omonimo da one-man band ovvero suonando tutti gli strumenti da solo. L’ascolto di questo disco, svela un cantautorato rock dalle chiarissime influenze roots sospeso tra atmosfere rock come il brano di apertura, la radio-friendly Good Times, a momenti più pacati e riflessivi come le successive Written On My Face e Settle With Me, due eleganti ballate dai tratti poetici. Il disco però non è avaro di sorprese e in questo senso vale la pena citare la ruvida Question, un indiavolato brano rock da sottoscala o ancora la rollingstoniana Turnin' It Down che fa coppia con Ain't Nobody, che ha tutta l’aria di essere un incrocio tra un brano di Blonde On Blonde di Bob Dylan e Guitar Town di Steve Earle. I brani più belli del disco arrivano però sul finale con Plenty, uno sferragliante rock blues notturno e la gost track Every Single Day per soli piano e voce.

Salvatore Esposito

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