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The Strokes First Impression Of Earth The Strokes First Impression Of Earth First impressions on the new album of one of the most controversial bands on earth. È tornato il rock dei fighetti. A due anni di distanza dal precendente Room on Fire, la band di Julian Casablancas torna all’attenzione mondiale con questo First Impression Of Earth. Come al solito l’energia non manca, e grazie a quell’alchimia di sonorità vintage, riff ammiccanti e melodie frivole che catturano all’istante, i cinque ci regalano una buona manciata di pezzi più che gradevoli. Certo, non siamo di fronte ad alcuna rivoluzione, ed a volte le atmosfere potranno sembrare anche troppo monocordi. Però, sono un po’ troppo forzate le accuse di qualche rock chic, che vede nella musica della band un artificiale revival; in fondo, chidendosi cosa voglia dire al giorno d’oggi la parola autenticità, accettiamo l’onestà di una frase ripetuta in Ask Me Anything: «I’ve got nothing to say». Sicuramente siamo lontani anni luce da quei Velvet Underground, forse eccessivamente citati come paragone per la band; ma non è certo con un’ottica troppo intellettuale che ci si deve approcciare a queste canzoni. Abbandonato ogni pregiudizio appare difficile rimanere impassibili ai ritornelli di Vision Of Division o You Only Live Once. A volte ci si scorda che il rock è anche una musica per il corpo, e che in fondo ci si può anche divertire con una melodia un po’ scema e quattro accordi. Insomma, musica dei fighetti, ma non certo PER fighetti. Dimitri Berti |
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