AA.VV. - Butchering The Beatles
(Restless – Goodfellas)

Bob Kulick, chitarrista e session-man con alle spalle un lungo elenco di collaborazioni che vanno da Meat Loaf ai Kiss, continua a sfruttare la sua formula pubblicando un nuovo album tributo. Dopo Alice Cooper, Ozzy Osbourne, Queen, Iron Maiden, Aerosmith, ecco l’album dedicato ai Beatles. E’ curiosa la concomitanza con l’uscita del disco tributo alla musica dei Fab Four ad opera del quinto membro della band, Gorge Martin, anche se è comprensibile dal momento che sotto il periodo natalizio un disco contenente la musica dei Beatles è sempre un potenziale chartbuster.

Le 12 tracce contenute in questo CD possiedono tutti i pregi ed i difetti di produzioni del genere: se da un lato incuriosisce e piace la versione “strascicata” di ‘Back In the USSR’ ad opera di Lemmy dei Motorhead o l’interpretazione ispirata di Billy Idol di quel capolavoro che è ‘Tomorrow Never Knows’, come non restare spiazzati e, diciamolo pure, annoiati, dai lunghi assoli di chitarra di Steve Vai in ‘Hey Bulldog (che vede Alice Cooper diero al microfono) o l’imbarazzante ‘Hey Jude’ cantata, anzi, martoriata da Tim “ripper” Owens (Ex-Judas Priest). Meglio allora l’atteggiamento filologico di Billy Gibbons degli ZZTop in ‘Revolution’ e la curiosa scelta di canzoni come ‘Taxman’ ( con Tony Levin al basso e Steve Lukather alla chitarra), dal testo ancora attuale e di ‘I Feel Fine’.

Che la musica dei Beatles fosse immortale e continua fonte d’ispirazione da più di 40 anni lo sapevamo già e queste versioni irrobustite non fanno altro che ribadire l’assoluta lungimiranza della musica scaturita dalle menti di John Lennon e Paul Mc Cartney e di come, al tempo stesso, la tecnica non sia sempre “amica” della musica. La creatività e la freschezza non s’imparano né s’insegnano.

Jacopo Mille