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Deep Purple - Live In Paris 1975
(Purple Records - Audioglobe)

Mark III’s last concert: not the best but still better than most.

Con questa versione di ‘Highway Star’ si conclude la permanenza di Ritchie Blackmore nei Deep Purple, almeno per i successivi 10 anni. Ascoltando questo doppio CD è possibile avvertire tutta la frustrazione del chitarrista annoiato ed insoddisfatto della musica che stava suonando eppure al tempo stesso così pronto a lasciarsi andare ad improvvisazioni tanto brillanti quanto uniche. In ‘Burn’ è assai più incisivo nei contrappunti al solo di Jon Lord piuttosto che nel solo di chitarra, mentre nella breve improvvisazione di ‘Lazy’ prima di ‘Smoke On The Water’ ci ricorda tutto il suo talento ed il suo inarrivabile tocco.

A Ritchie Blackmore i Deep Purple stavano stretti: troppo funky, troppe prime donne, decisamente troppi cantanti; non me ne vogliano i tantissimi fan di Glenn Hughes, ma anche in questo live il bassista cantante è tanto esuberante quanto invadente e fuori luogo tanto da inficiare più della svogliatezza di Balckmore sound generale della band. In ‘The Gypsy’ per esempio, è più interessato a far sentire quanto è bravo piuttosto che ad attenersi alla partitura a due voci e le sue urla sguaiate su ‘Burn’ continuano a lasciarmi perplesso così come le sue lunghe solitarie improvvisazioni che odorano di Stevie Wonder e, pur se di per sé bellissime, nulla c’entrano nei Deep Purple e, più in generale, in un concerto hard rock.

David Coverdale, dal canto suo invece, appare in ottima forma con la sua voce ancora ruvida e grezza, potentemente blues e ancora personale. ‘Mistreated’ è bellissima anche se all’inizio Blackmore, forse annoiato, si perde nel suonare il riff iniziale.

A Ian Paice e Jon Lord viene lasciato il compito di tenere il groove alle canzoni, e, coscienti del loro compito fondamentale pur se meno appariscente, lo svolgono da veri professionisti.

Pur se a sprazzi, un concerto dei Deep Purple nel 1975, aveva ancora più di un motivo per essere visto, proprio in virtù di quel senso d’ imponderabilità e di sorpresa che ogni volta generava; in pratica l‘ esatto contrario di ciò che sono i Deep Purple adesso.

Jacopo Mille

Track list

CD 1
1. Burn
2. Stormbringer
3. The Gypsy
4. Lady Double Dealer
5. Mistreated
6. Smoke On The Water (Incl. Lazy)
7. You Fool No One

CD 2
1. Space Trucking
2. Going Down
3. Highway Star

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