Popa Chubby - Electric Chubbyland – Popa Chubby plays Jimi Hendrix
(Dixiefrog – Harmonia Mundi)

Popa Chubby ama Jimi Hendrix. Questo è un dato oggettivo, inappuntabile. Ad ogni suo concerto non può mancare una cover del chitarrista di Seattle che ha rivoluzionato la storia del rock creando un “prima” ed un “dopo”. Il rispetto e la riverenza del corpulento chitarrista di New York nei confronti del suo idolo è sincero e questo triplo, dico triplo, CD non avrebbe ragione di essere se così non fosse. Quello che però manca è la sostanza in queste esecuzioni. Manca l’urgenza, il senso di necessità, di impellenza che ogni nota di Hendrix aveva. Non è nemmeno una questione di cuore, perché le dita di Chubby hanno calore ed il trio possiede un fantastico feeling che restituisce dinamica a pezzi come ‘The Wind Cries Mary’ o ‘Red House’ e ‘Little Wing’, è che tutto suona liscio e prevedibile quando dovrebbe essere il contrario.

Se i due CD dal vivo in qualche modo, grazie alle già citate abilità esecutive del trio, riescono a mascherare questa assenza di sostanza, il CD in studio non fa che confermare tutte le sensazioni già espresse. Le versioni di Chubby non bruciano, sono devote riproduzioni di canzoni irriproducibili se non abbandonandosi ad esse proprio come faceva lo stesso Hendrix, il quale non cercava in alcun modo di “domare” la sua musica, ma anzi da essa si lasciava trasportare e guidare. È una dote unica come unico era Jimi, Popa Chubby è solo uno dei tanti che ci sono stati, ci sono e ci saranno.

Jacopo Meille