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Gary Hoey – American Made
(Surfdog Records)
www.garyhoey.com

With thirteen instrumental albums under his belt, Gary Hoey forges new territory as a lead vocalist on American Made. This album features twelve new tracks that mix hard rock, blues and heavy metal.

Il rock ha visto nella sua storia una varietà infinita di chitarristi da quelli più eleganti, a quelli più energici fino a quelli più coatti, a questa schiera appartiene Gary Hoey, strumentista dalla tecnica sopraffina ma assolutamente privo di gusto per il bello in quanto tale. Parlo soprattutto per i suoi trascorsi, perché fortunatamente American Made, il suo debutto come lead vocalist sembra essere in parte immune da tale frenesia cafonal. Sarà per la produzione del bravo Dave Kaplin, sarà per la buona qualità dei brani ma certamente questo disco è una mezza riscossa per Hoey. Inciso con il solo aiuto di Erik Kondiziolka al basso e Matt Scurfiel alla batteria, American Made, è un disco stradaiolo tutto da ascoltare con le sue chitarre roventi, gli assoli mozzafiato ma soprattutto con tutta la sua carica energetica. Prendete ad esempio il brano di apertura Sheed My Skin o ancora il singolo Lunatic Fringe, è difficile poter resistere alla potenza sonora espressa da Hoey ma meglio ancora va in brani come Psychedelic Psycho dove si spazia in territori hard o nelle sperimentazioni sonore di Gonzo Guru e Tribal Mania. Sontuose sul finale la ballata Fades Away e strumentale The Deep che chiude il disco con Hoey che fa il verso al Gilmour dei tempi migliori.

Salvatore Esposito

Track list

SHED MY SKIN
LUNATIC FRINGE
REACTION
PSYCHEDELIC PSYCHO
FLY ON THE WALL
AMERICAN MADE
WELCOME TO MY WORLD
GONZO GURU
FADES AWAY
TRUTH
TRIBAL MANIA
THE DEEP

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