UK’s best West Coast band of 2007.
Inizia con un languido giro di accordi che parafrasa “Lola”, come se The Kinks venissero da Bakersfield e dovessero scendere giù a Hollywod passando da dietro a Mullholland Drive. Sono The Redlands Palomino Company, una bar band dai toni agrodolci e vengono invece da una Inghilterra che a volta ci sorprende e ci fa sorridere con la sua esatta comprensione di un certo suono “americana“.
The Redlands Palomino Company, al secondo album, sono un gruppo ben affiatato, seguito con un certo compiacimento ed attenzione dalla critica inglese.
“Take me home “ è un disco che parla una lingua semplice sin dall’iniziale “ Wasted on You “ che mostra la buona scrittura della coppia Hanna ed Alex Elton-Hall e il sound di una formazione con le idee piuttosto chiare. Non ci sono miracoli in “Take me home “ ma molta buona musica e una attitudine al country rock più ribelle e redneck primi anni settanta, come in “Burning down“.
Piuttosto attenti a differenziare il loro album con trovate consone ed organiche allo stile, The Redlands Palomino Company riportano indietro a band come American Flyers, Pousette Dart band, Funky Kings, a solisti quali Jack Tempchin o Dane Donohue. Il ruolo della pedal steel guitar affiora consapevole in ballate come “Harbour Lights “ con timbriche che ricordano Buddy cage dei NRPS agli esordi, mentre è la voce cristallina di Hanna Elton-Hall a ridimensionare con il suo tono tutto inglese la propensione sonora generale verso lidi di westcoastiana memoria.
Capaci anche di altro - come nella punkeggiate ed acida “Pick Up, Shut Up “ The Redlands Palomino Company è un gruppo con le carte in regola. Adesso ci vogliono solo i contatti giusti, qualcuno in alto che si pigli a cuore il progetto e un po’ di culo. Perché quello, non guasta mai, soprattutto se sei bravo!
Ernesto de Pascale
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