.

The Hold Steady - Boys and Girls in America
(Vagrant)
www.theholdsteady.com

Greetings from the hottest New America’s Rock & Roll Street Team

E’ l’America dei protagonisti del Bruce Springsteen di “The Wild, The Innocent & The E Street Shuffle” quella che abita il secondo album di The Hold Steady, assurti al successo grazie alla rivista inglese Uncut che li ha letteralmente strappati alla provincia vedendo in loro il futuro del rock & roll.
Con tutta la disperazione e la grandezza dei magnifici perdenti The Hold Steady rappresentano un’America che pare ferma all’Ultimo Spettacolo di Peter Bogdanovich: stessa visione cinematica, sparse apparizioni fantasma, stessa musica rock che pare senza tempo a segnare la danza ma con l’attitudine di chi ha avuto apripista accreditati come Springsteen, Lou Reed - il cui stile affiora in “You can make him like you” - il punk rock newyorchese del CBGB’s, la mission post beatnik di Patti Smith, la semplicità un po’ bigotta alla American Graffiti ( “Chill Out“ storia d’amore con i protagonisti che si incontrano dopo un trip sedato dai paramedici locali a un festival rock in Massachussettes).
Rispetto ai loro eroi The Hold Steady sono specialmente profiicienti in hooks e anthems ( “ Massive Nights”) e l’ascolto ne beneficia in toto.
Il senso di essere giunti a testa alta al traguardo rimpalla dal cd all’ascoltatore per 40 minuti di euforia gloriosa e depressione cronica ( come da copione per ogni grande disco, film, libro che si rispetti), doppiando l’esperienza assolutamente privata e catartica della prima volta che ognuno di noi ascoltò gli ispiratori di questi sei ragazzi del New Jersey, vedendo in essi il futuro del Rock & Roll. Un sensazione che The Hold Steady ci ha ricordato molto da vicino.

Ernesto de Pascale

Track list

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

.
.
eXTReMe Tracker