Silje Nes is a talented Norwegian singer-songwriter and multi-instrumentalist that debut with Ames Room, an electro-pop lo-fi album recorded during three years in his room. This album is a little gem of grace and shining melodies.
L’indie label inglese FatCat Records, ormai non sbaglia un colpo, soprattutto nel caso di album debutto, si tratta di dischi che escono in sordina o meglio in “low key”, senza alcuna pretesa ma poi si ritagliano il loro posto nella scena indie. E’ successo con Songs for Pheasant, Drowsy e Tom Brosseau e certamente succederà anche con Silje Nes, una cantautrice e polistrumentista norvegese scoperta quasi per caso dall’etichetta di Brighton. Questa giovane ragazza, sin dall’infanzia aveva coltivato la sua passione per la musica e dopo aver studiato a lungo pianoforte, ha deciso di cominciare a scrivere canzoni. È nato un demo che quattro anni fa fu spedito alla FatCat e dopo poco è arrivato anche il contratto. Magie che ormai solo in pochi casi riescono. In tutta rilassatezza, Silje Nes ha cominciato ad incidere i brani nella tranquillità della sua casa e man mano che venivano completati li inviava all’etichetta. Ne è nato, Ames Room, un disco che la Fat Cat ha visto materializzarsi ai suoi occhi brano su brano, un disco pieno di poesia e grazia realizzato con grande audacia inventiva soprattutto se si pensa che il disco è stato praticamente inciso in solitario con il solo ausilio di un pc e se si eccettua la comparsata di Kristian Stockhaus degli Ungdomskulen per il bellissimo brano di apertura Over All. L’ascolto rivela una collezione di quattordici bozzetti di gustoso songwriting, che mescolano elettronica e strumenti classici, regalando all’ascoltatore brani dal grande impatto emotivo. E’ un flusso di emozioni appena sussurrate che disegnano acquerelli sonori incantevoli che trascinano l’ascoltatore in un atmosfera quasi onirica, è il caso della bellissima Drown o della fragile Giant Disguise, due esempi di grande dream-pop d’autore. È difficile cercare una collocazione della Nes a livello musicale ma sempre per rimanere nella scena musicale indie citeremmo la sua connazionale Ane Brun, o ancora Justine Electra, e certamente Hope Sandoval alla cui voce angelicata sembra essersi ispirata la norvegese. Tra i brani meglio riusciti ricordiamo la fantastica Searching, White ma anche Foehn, The Pastels, Pram, o Crescent brani che si sviluppano tra beep, chitarre e sussulti ritmici, fino a formare delle piccole sinfonie pop dal particolare gusto estetico. Un disco che piacerà certamente ai cultori della musica indie ma che consigliamo caldamente a tutti gli appassionati di pop colto e raffinato.
Salvatore Esposito
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Track List
1. Over All
2. Drown
3. Shapes, Electric
4. Ames Room
5. Giant Disguise
6. Dizzy Street
7. Long Shadows Left Around
8. Bright Night Morning
9. Recurring Dream
10. Searching, White
11. Magnetic Moments Of Spinning Objects
12. Melt
13. Escape
14. No Bird Can |