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Wishbone Ash - Argus
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There are albums that capture imagination right from the cover: ‘Argus’ is one of those. A masterpiece that shines like gold as the years go passing by. Quel guerriero sulla copertina che guarda verso l’orizzonte volgendoci le spalle ha sempre catturato l’immaginario di molti: è un’immagine forte, che può incutere paura e tristezza, che stimola la fantasia. “cosa starà guardando?” – “Sta per iniziare la battaglia, o sta osservando i soldati combattere?”; queste le domande che ricordo venivano in mente mentre dalle casse uscivano le note di ‘Blowin’ Free’ , ‘This Was’ e ‘Warrior’. Aveva ragione il buon vecchio John Peel a dire che i Wishbone Ash erano davvero una ventata di aria fresca nel panorama inglese; niente di simile a loro era stato prodotto in terra d’Albione, eppure risultavano così britannici: le armonie vocali, soprattutto la pasta vocale, rimandava al folk così come l’uso poco distorto delle chitarre. E poi c’era quell’incredibile impasto tra le due chitarre: una sorta di risposta inglese agli Allman Brothers, tutta basata però non sull’improvvisazione, ma su un meticoloso intreccio melodico che ha fatto storia; fluido, caldo, sexy assolutamente unico. ‘The King Will Come’ sembra far riferimento proprio a quel guerriero della copertina, opera di Storm Thorgerson della Hipgnosis (ricordate le copertine dei Pink Floyd, UFO e molte altre): è una canzone sospesa, tutta protesa a restituire quel senso di attesa di cui parla il titolo ed in cui è il lungo solo di chitarra, dominato dal wha wha, ad avere una funzione liberatoria. Questa edizione deluxe in due CD oltre a contenere nel primo CD le tre bonus track già presenti nella versione rimasterizzata di pochi anni fa, presenta un CD dal vivo con brani tratti da varie BBC session registrate nel mese di maggio del 1972 nel corso della promozione dell’album. ‘Argus’ a distanza di trentacinque anni dalla sua pubblicazione (28 aprile 1972), conserva intatto quel fascino e quella personalità che i Wishbone Ash possedevano. |
Track List CD1 This Was CD2 |
