“Funk in Italy” è una bella doppia compilation che fa un po' di chiarezza su quell'indeterminato chiaroscuro che rappresenta la scena hip hop/funk del Belpaese. Voluto e pensato da Bobby Soul assieme ad Ernesto de Pascale, questo disco certifica la non morte di una scena che purtroppo è spesso snobbata dai media musicali. La prima parte del lavoro ha un suono più live e mette in luce alcune buone band dello stivale: i Ridillo con la scatenata “Aromafunky”, i Bisca (autori di uno storico tour all'inizio degli anni '90 assieme ai 99 Posse), lo stesso Bobby Soul ed i fiorentini Funk Off. Lo stile è di funk classico, con qualche rapida imboscata in avventure più soul: un passionale e sincero tributo alla sacra triade della scena rappresentata da Brown, Stone e Clinton. L'altro disco è invece un'incursione verso territori più hip hop con un suono ovviamente più “studio”: non mancano, tra gli altri, Tormento (ex voce dei Sottotono), i Dirotta su Cuba, il bravo Al Castellana (impossibile non ricordare i suoi cori su “107 Elementi” di un Neffa ancora rapper) ed anche il dj/produttore Alessio Bertallot (con un episodio forse un po' “freddino” per il tono della compilation). Menzioni d'onore per Capone&BungtBangt, Soul David che utilizza lo stesso campione di Minnie Riperton (“Baby, this love I have”) che lanciò i Tribe Called Quest nell'iperspazio dell'hip hop e per dj Trinketto autore di una traccia di puro turntablism, ottima conclusione di una ottima compilation. Se avete voglia di scoprire una musica che non è stata mai capita in questo paese e, nel mentre, di dare un'occhiata alla bella scena (perchè di QUESTO si tratta) che anima lo stivale, non c'è modo migliore che iniziare da qui.
Ps. Mi rendo conto che la richiesta è improbabile.. ma non sarebbe utile, magari, realizzare una bella edizione in vinile di questo doppio disco??? Almeno 3 o 4 pezzi meriterebbero il giudizio di uno scatenato dancefloor...
Davide Agazzi
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