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Robyn Hitchcock with Venus 3 - Goodnight Oslo
(proper)
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A requiem for the Smoke Age

Registrato con The Venus 3 (Peter Buck, Scott McCaughey and Bill Rieflin), il primo album di Robyn Hitchcock da tre anni a questa parte ricorda proprio i Rem di Buck nella graziosa I’m Falling e nella agrodolce Sixteen Years.
È una album musicalmente ambizioso che spazia dal folk al pop, al rock.
Il 55enne artista inglese afferma che "le canzoni di Goodnight Oslo sono un “Requiem for the Smoke Age“, e in parte un modo per uscire dal ciclo delle abitudini. Non ci sono riferimenti fisico e il brano che dà il titolo all’album racconta una notte passata in Norvegia 25 anni che torna a galla attraverso i ricordi”.
Hitchcock che nel frattempo si è dato da fare con altre arti - dipinge, scrive, recita - ha tentato con questo album la strada della diversità riuscendo a portare a segno il proprio intento. La copertina, una manipolazione di una vecchi cartolina norvegese da parte di sua moglie Michèle Noce è solo una parte del processo. “Volevo allontanarmi dall’immaginario altrui che mi riguarda - dice - a parte che nelle emozioni dei colori usati“.
Una prova di coraggio per un artista con molte cose da dire e un finale intensissimo con Goodnight Oslo, il brano che dà il titolo all’album che vi farà tornare molte volte all’inizio del cd.

Ernesto de Pascale

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