Bluegrass Stuff - Volare
(Arcipelago)
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A quasi sette anni di distanza da The Live Album, i milanesi Bluegrass Stuff tornano con Volare, disco che raccoglie quattordici brani tra classici del bluegrass, cover e inediti. Guidati dal talentuoso mandolinista Massimo Gatti e completati da Dino Barbè (Banjo), Perry Meroni (Chitarra e voce), Leo Di Giacomo (Chitarra) e Ignazio Sanfilippo (contrabbasso), la bluegrass band nostrana in questi anni non è stata ferma
ma anzi ha continuato a raccogliere consensi ed apprezzamenti non solo in Italia ma anche in Europa. Inciso con la partecipazione di Phil Leadbetter al dobro, Duilio Galfetti al violino e Ugo Binda alla chitarra, Volare rispetto al precedente svela durante l’ascolto una produzione curatissima nei suoni quanto negli arrangiamenti, ma soprattutto contiene due piacevolissime sorprese, ovvero le riletture Tu vuo’ Fa L’Americano di Renato Carosone e Volare di Domenico Modugno rivestite di suoni bluegrass old time. Ad aprire il disco è When You Are Out Of My Arms dal repertorio dei Kentucky Traveler, a cui seguono brani più o meno noti al grande pubblico come I Wouldn’t Change di Jim Eanes, Slowly di Jim Martin, I’ll Never Change My Mind dei Lonesome Pines Fiddlers, Big Man di Ken Clark, Heavy Traffic Ahead e Big Spring di Bill Monroe. Non manca qualche inedito firmato da Gatti come la coinvolgente Road To Louisville, lo strumentale Bluegrass Stuff Breakdown e The Barn, quest’ultima uno dei brani meglio riusciti del disco. Chiude il disco la ghost track, Early In The Morning Rain di Gordon Lightfoot in una versione davvero molto coinvolgente. Con un po’ di coraggio in più i Bluegrass Stuff potrebbero cavalcare l’onda dei due brani italiani riletti in chiave bluegrass e magari allargare l’esperimento ad un intero disco. Le sorprese sarebbero assicurate.

Salvatore Esposito