Bridge - Bridge
Cosa può accadere nel 1971 ad un trio country a cui viene iniettato una sorta di virus psichedelico? L’unico album dei Bridge è la risposta. Le note incluse nell’album parlano di una sorta di ‘Sweetheart Of The Rodeo’ dei Byrds sotto l’effetto di acidi. I fratelli Webster e il batterista Tony Lecaillon dopo aver assaggiato un timido successo in Canada con i David, tornano sul mercato con questo curioso disco di 9 canzoni, tra cui una lunga e acidissima cover di ‘You’re My Girl di Little Richards, che mette insieme country, blues, rock, e follia musicale in cui lo spettro dei Buffalo Springfield e di Neil Young è molto invadente.
Bolder Down - Mourning
Il quartetto di Fort Lauderdale in Florida poteva contare su una potente fan base che, dopo aver affollato i concerti della band ed aver apprezzato le invenzioni sceniche come quella di portare il cantante sul palco dentro una bara, voleva un disco. ‘Mourning’, narra la leggenda, fu registrato dal vivo in studio in sole 4 ore nel 1971. Il disco cattura tutta l’energia e la coesione che la band aveva dal vivo, con echi degli Steppenwolf e dei Frost. Delle 7 canzoni, la finale e cadenzata ‘Dead Meat’ rimane il loro capolavoro. All’alba di un possibile successo, la band si sciolse quando il cantante e bassista furono inviati in Vietnam.
Greer - Between Two Worlds
Il debutto dei Greer, nel 1973 lascia intravedere tutto il potenziale di una band che era riuscita a coniugare l’energia dell’hard rock inglese con le armonie vocali tipicamente americane, anticipando quello che poi verrà chiamato AOR, ossia Adult Oriented Rock e che vedrà nei Journey i campioni massimi. Nel gruppo, oltre al leader, il chitarrista Mike Greer, troviamo Don A. Dixon, bassista e produttore dell’album, futuro coprouttore dei primi dischi dei REM e primo produttore, poi licenziato, di ‘Nevermind’ dei Nirvana.
Zoldar & Clark - Zoldar & Clark
Questo è il secondo disco uscito a nome Zoldar & Clark ma che vede coinvolti tutti i musicisti dei Jasper Wrath. Nella line up ritroviamo soprattutto due nomi, Jeff Cannata e James Christian, che negli anni ’80 troveranno successo rispettivamente come solista e come cantante dei pomp rockers House Of Lords, prodotti da Gene Simmons dei Kiss. Il disco, uscito nel 1977, è uno strano connubio di progressive fortemente influenzato dagli Yes (‘Now Is The Time’ assomiglia un po’ troppo a ‘And You And I’) e canzoni pop arricchite da arrangiamenti dominati da flauti e synth. Gli amanti di Styx, Angel e Starcastle troveranno ben più di un motivo per apprezzare questo disco.
Jade - Faces Of Jade
Poco o nulla si sa dei Jade, band di Cincinnati, autrice di un solo album e di una manciata di singoli che ha destato negli anni la curiosità di molti collezionisti desiderosi di saperne di più degli autori di ‘Faces Of Jane’. Il disco, uscito nel 1970, è una collezione di canzoni pop psichedeliche dominate dai suoni morbidi dell’organo e del piano, con arrangiamenti orchestrali che colpiscono per misuratezza, mostrando una maturità stilistica che avrebbe meritato maggiori consensi. Nella seconda parte del disco, l’amore per i Beatles prende il sopravvento con due canzoni ‘Rest Of My Life’ e la rag time ‘My Honey’ che avrebbero stupito perfino Todd Rundgren.
Jacopo Meille
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