A smart touch of blues and soul blended with a slightly mainstream appeal for this talented young songwriter
È un talento giovane e brillante quello del cantautore Clarence Bucaro, al suo nuovo capitolo discografico con questo “New Orleans”, che prende il nome della città in cui il disco è stato scritto e registrato. L'album segue in ordine di pubblicazione il precedente “Till Spring”(2008), ma raccoglie tutto materiale registrato precedentemente e fino ad oggi mai reso pubblico. Bucaro ha riportato alla luce le vecchie tracce, registrate nel 2004 in una sola session di sei ore, e le ha completate trasformandole in un album finito. Il disco, prodotto da Anders Osborne, vede la partecipazione, oltre allo stesso Osborne, del batterista Doug Belote, del pianista e organista Mike Burkart e di Kirk Joseph al sousaphone, uno dei membri fondatori della Dirty Dozen Brass Band. Per il musicista, originario dell'Ohio, “New Orleans” è una buona prova di scrittura, caratterizzata da giovanile freschezza e da un pop spesso tinto di soul e di blues. Non mancano i brani accattivanti e ben scritti che strizzano l'occhio al mainstream come l'apertura Light in your eyes e Standing on old grounds, alternati ora a ballate romantiche come On my coast, ora a canzoni più intime e acustiche come Abandoned Mine. Senza la pretesa di essere troppo impegnato, è un buon disco e può vantare un paio di ottimi brani.
Giulia Nuti
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Light in Your Eyes
Matters of the Heart
On my Coast
Unfulfilled Love
Standing on Old Grounds
The Other End
It’s Only You Tonight
Let me Let Go of You
Abandoned Mine
Red Herring
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