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Mark Stuart and The Bastard Sons - Bend in the Road
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Former member of Bastard Sons Of Johnny Cash, Mark Stuart, comes back alone with a new album, titled “Bend in the Road “, which features one cover (Billy Joe Shaver's I'm Just an Old Chunk of Coal) and good originals (Lonestar, Lovestruck, Blues) with tough denim style. Lasciatosi alle spalle i Bastard Sons Of Johnny Cash, Mark Stuart ha deciso di imboccare la carriera come solista mettendosi in proprio e trasferendosi ad Austin, Tx. Tuttavia il nome della sua backing band non è cambiato di molto, infatti i Bastard Sons sono ancora là, ma Johnny Cash è stato lasciato da parte. “ Bend In The Road “, questo il titolo del disco, è una bella raccolta di canzoni stradaiole dove il country, il rock e la musica souther si mescolano e si confondono in uno stile aggressivo e pieno di energia. Ad aprire il disco è la programmatic cover di I’m Just An Old Chunk Of Coal di Billy Joe Shaver, che suona come una sorta di manifesto per questa nuova avventura artistica di cui Stuart sembra voler dare subito le coordinate musicali. Segue il colorato e saltellante bluegrass di Restless Ramblin’ Man a cui risponde prima la travolgente elettricità di When Love Comes a Callin' e poi l’incessante boogie di Power of a Woman. Il tutto suona molto solido e convincente e fondamentali per la riuscita dei singoli brani è senza dubbio la presenza di Taras Prodaniuk al basso e Phil Parlapiano all’accrodion che brilla nella border ballad Lonestar, Lovestruck Blues. Tra i brani meglio riusciti vale la pena citare la ballata epica Gone Like A Raven in cui brilla alla pedal steel JD Mannes, l’honky Tonk di Seven Miles To Memphis ma soprattutto il country rock di Fireflies. Insomma più che un come-back album, “ Bend In The Road “, è l’inizio di una nuova vita artistica nella quale ci sembra che Mark Stuart ponga molta attenzione all’aspetto cantautoriale del suo fare musica. Salvatore Esposito
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1. I'm Just An Old Chunk Of Coal |
