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A dieci anni dall’esordio e con dietro le spalle l’inatteso successo di The Trials of Van Occupanther (2006) i texani Midlake tornano con un disco che di americano ha davvero poco. The Courage of Others è un ottimo disco, soffre solo di un passato ingombrante. E’ infatti un massiccio album di chiara ispirazione prog folk inglese anni settanta: prende il volo più o meno a metà con Rulers Ruling all Things ed ha il sapore del concept, tanto è organico e congruo rimanendo in quota per tutto il tempo, senza atterrare mai.
Tim Smith canta come Dave Cousins degli Strawbs in Grave New World e certi passaggi riportano ai migliori Genesis. Testi riflessivi sull’andamento del mondo attuale e un quieto incedere vocale agrodolce e pastorale rendono le undici canzoni un corpo solo per un album che trae ispirazione dal folk barocco smorzando qualsiasi angolo acuto e allontanando - per precisa volontà della band - Midlake da quelle reminiscenze AOR che avevano caratterizzato il disco precedente.
Sarebbe interessante capire perché dei texani abbiano deciso di “prendere i voti” e passare a qualcosa di così diametralmente opposto. Forse si erano rotti le palle di essere solo una bar band qualsiasi. Come dargli torto?
Ernesto De Pascale
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1 Acts of Man
2 Winter Dies
3 Small Mountain
4 Core of Nature
5 Fortune
6 Rulers, Ruling All Things
7 Children of the Grounds
8 Bring Down
9 The Horn
10The Courage of Others
11 In The Ground
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