Enjoy this classic score from last century!
Gli anni '70 sono stati gli anni del grande rock, ma anche anni in cui alcuni artisti rock hanno voluto (con esperimenti più o meno riusciti) legare il linguaggio che usavano ogni giorno con quello della classica. Il violinista dei Wolf e dei Curved Air pubblicò per la Island questo disco nel 1978 dopo che l'ultima formazione dei Curved Air si sciolse. Fu una necessità, da parte di Darryl Way, di dare una svolta stilistica personale alla musica suonata fino a quel momento per affrontare a modo suo il cambiamento dei tempi con l'attenzione che dal rock progressivo andavano fino al punk. Il recupero degli studi classici fece venire l'idea a Way di comporre un proprio concerto per violino, nella fattispecie il violino elettrico. Una composizione che avrebbe previsto un'orchestra, creata in maniera affascinante dal sintetizzatore dell'amico dei Curved Air Francis Monkman. Concessione a ritmi più rockeggianti è la presenza della batteria di Ian Mosley (Wolf) mentre nel secondo movimento compare il violoncello di Bruno Schrecker dell'Allegri String Quartet. E' sinceramente un peccato che la composizione sia poco nota, perché Darryl Way è un musicista con eccellenti capacità di scrittura. Nel suo concerto si ascoltano reminiscenze di Ravel, Prokofev, Stravinskij e talvolta dei compositori tardoromantici. Musica di grande maturità con momenti eccellenti nel primo e nel secondo movimento, con il terzo a fare da ponte a un complesso finale dal ritmo di giga. Un concerto che meriterebbe un lavoro di strumentazione per essere proposto con un'orchestra vera.
Michele Manzotti
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First Movement: Allegro Moderato
Second Movement: Slow
Third Movement: Scherzo
Fourth Movement: Finale (Gigue)
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