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Rock Contest
Esce in questi giorni il cd Rock Contest 2003, raccolta creata per immortalare su disco la recente finale del Rock Contest, concorso fiorentino dedicato ai gruppi emergenti della zona. Durata circa tre lustri, la storia del Rock Contest si intreccia profondamente con quella di Controradio, emittente che lo ha creato e diretto. Il Contest è nato nei primissimi anni '80 e il suo arrivo ha coinciso, sicuramente non a caso, con linizio dellepopea rock fiorentina, quella dei Litfiba, dei Diaframma, dei Neon, della wave maneggiata dagli italiani e con risultati sorprendenti. Da questa base si è poi proiettato nei primi anni '90, accompagnando i primi passi di future stelle - Irene Grandi e la Bandabardò - ma anche di un ottimo gruppo come gli Strange Fruit, nome da cercare nel cassetto riservato a coloro che "avrebbero meritato di più". E, allo stesso modo, non dev'essere un caso che il declino della scena sia iniziato attorno alla fine del concorso: dopo l'ultima edizione (1995) Firenze ha infatti smesso di produrre realtà veramente rilevanti, lasciando l'onore della cronaca ad altre piazze. Un silenzio protrattosi fino al 2002, anno in cui il Rock Contest è tornato con il compito non facile di smuovere nuovamente le acque cittadine, frutto stavolta della sinergia fra Controradio e l'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze.
Solo due edizioni si sono avvicendate, dunque è presto per dare giudizi, ma c'è un dato confortante, ovvero l'altissimo numero di demo confluiti sia per l'edizione 2002 che per quella 2003, affluenza che testimonia una voglia di suonare nient'affatto decaduta.
Il cd è composto da 12 tracce registrate dal vivo, due per ognuno dei sei gruppi approdati alla finale dello scorso 10 aprile. Ai Gestalt, vincitori di quest'ultima edizione, è affidato l'onore di aprire la raccolta. Dei due pezzi inclusi, Passaggio è senz'altro il più incisivo, animato da un memorabile riff di chitarra, mentre il pop elettrico di Distanti ricorda che i paragoni con gli Scisma (e, in misura minore, con i dimenticati Soon) sono veramente inevitabili, anche se il talento compositivo è spiccato e lascia ben sperare. Seguono Like a Deja-Vu e Chloe Dancer degli Evanicetrip: se la prima riporta di peso al tempo agli shoegazer di due lustri fa, la seconda è una variante di pop psichedelico e acido, strada che in futuro potrebbe riservare qualche sorpresa. Piacevoli i La La La, qui rappresentati da Qualcosa Mi Blocca e Per Magia, che riascoltati a distanza di mesi si confermano in grado di cesellare una forma-canzone molto vicina al rock tradizionale britannico. Adesso serve solo un po' del coraggio necessario per superare tali modelli, coraggio che invece mettono in mostra sia i Muriel che gli A-Spine. I primi, presenti con Tracce e G.(132), evocano alla lontana la wave della Firenze che fu, contaminandola però con linee di chitarra nevrasteniche ed inquiete, i secondi si rivelano la vera sorpresa dell'edizione 2003. Convince soprattutto l'agrodolce Please, animata dall'uso perfetto di un violoncello, ma neanche la più elettrica e ritmata Switch sfigura: se riusciranno a mantenere una lucidità di questo tipo, magari proponendosi in italiano, ne risentiremo parlare. La chiusura è riservata ai Tamales de Chipil, con Capriccio e Il Volo del Moscone. Sono senza dubbio la migliore formazione sotto il profilo strumentale, ma davvero poco originale nel proporre una patchanka che si muove canonicamente attraverso folk, cantautorato, ska e rock. Uno stile, senza giri di parole, troppo vicino a quello della Bandabardò.
Queste registrazioni aiutano ad immaginare una scena sulla strada di una lenta riorganizzazione. E' indubbio che ci sia ancora molto da fare, soprattutto lavorare sul piano della personalità, ma è una considerazione che si estende, non da oggi, alla scena nazionale nel suo insieme. Rimane anche il dubbio, in verità atavico, su come un paese come il nostro, con una tradizione musicale peculiare ma spesso approssimativa, sia in grado di gestire (con infrastrutture adeguate e, soprattutto, interesse) identità di questo tipo. Nonostante queste perplessità, che necessiterebbero di essere approfondite in ben altro spazio, Rock Contest 2003 rimane un segnale importante, ricordandoci che la macchina è ripartita e adesso gira a pieno regime. Senza contare che l'edizione 2004 è imminente, e stavolta i gruppi arriveranno da tutta Italia. Raccogliere qualche frutto, come accade in questi casi, è soltanto questione di tempo.
Bernardo Cioci
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