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Old Crow Medicine Show - O.C.M.S.
(Nettwerk)
www.crowmedicine.com/
Old Crow Medicine Show is a young and strong quintet that plays old time music mixed with folk, rock and country. Their last cd “O.C.M.S” is an interesting stuff because with their music we can live again the Old Medicine Show, where the most important folksinges and blues man grew up.
Scoperti dal mitico Doc Watson, che li ha voluti per la Merlefest e poi lanciati da David Rawlings e Gillian Welch, gli Old Crow Medicine Show sono la next big thing della scena del revival old time, da anni ormai avara di grandi sorprese. Perfettamente in linea con il nome della loro band (I medicine show erano dei carrozzoni itineranti dove un sedicente medico, accompagnato da alcuni musicisti cercava di vendere medicine miracolose), questo giovane e promettente quintetto dall’attitudine da buskers, mescolando folk, rock e country con la jug music e le Appalachian songs della Grande Depressione, è riuscito a crearsi uno stile molto personale in cui svisate personali e soluzioni intriganti vanno a braccetto con la tradizione. O.C.M.S, questo il titolo del loro ultimo lavoro, giunge dopo due album in studio e un live, e può senza dubbio essere considerato come il disco della loro completa maturità, favorita senza dubbio dalla produzione eccellente dell’amico e mentore David Rawlings. Il disco contiene undici canzoni, in parte tradizionali e in parte composizioni originali, che viaggiano attraverso ritmi travolgenti guidati da banjo, fiddle e chitarre acustiche e soffuse ballate intimistiche. Le composizioni originali e i brani tradizionali sono perfettamente amalgamati tra loro come dimostra il brano iniziale Tell It to Me, un indiavolato country blues il cui ritornello è ripreso dalla famosa Cocaine Blues, o ancora Big Time In The Jungle, una meravigliosa ballata con il violino di Ketch Secor e la voce di Willie Watson in bella evidenza. Sul versante dei brani tradizionali vanno segnalate Tear It Down, un bluegrass portentoso con il violino in primo piano a guidare le danze e il super classico CC Rider, tutta giocata sul ritmo rallentato e sull’intreccio di chitarra acustica e dobro. Un discorso a parte però lo meritano le conclusive We're All in This Together, una canzone davvero molto riuscita dal punto di vista melodico e Wagon Wheel, l’adattamento di un brano di Bob Dylan, entrambe infatti suggellano un disco tutto da ascoltare. Consigliatissimo sia agli amanti del genere old time, sia a coloro che ne vogliono solo un assaggio. In questo disco si respirano atmosfere di altri tempi.
Salvatore Esposito
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