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Artisti Vari: Voodoo Crossing, vol. 2 - a tribute to Jimi Hendrix
(Akarma)
www.cometrecords.it
Va sul sicuro Giorgio Mangora con il secondo volume di Voodoo Crossing, excursus chitarristico per competenti, dedicato all’arte e alla musica del mancino di Seattle scomparso a Launder nel 1970 a soli 27 anni.
Ricalcando la formula del precedente e sfruttando alcuni dei nomi di quello, dal prediletto Scott Finch a Larry Coryell, l’etichetta spezzina compila un disco per completisti hendrixiani. Jimi, suonato da molti e ispirazione per tutte le generazioni di musicisti che hanno visto nella chitarra elettrica un punto di arrivo, era naturalmente ben altra cosa rispetto a chiunque altro e la riproposizione, pur se ricca di aspettative, lascia un po’ l’amaro in bocca.
Suonare Hendrix vuol dire pensare come Hendrix e questa è cosa molto difficile; nel rileggere il song book del chitarrista il migliore ci pare sia stato l’arrangiatore Gil Evans che fece ciò che Jimi, per scelta e /o limitazione artistica, non poté, o forse non volle, e cioè affidare la musica a un’orchestra di jazz contemporaneo.
L’operato dell’etichetta italiana ricopre quel ruolo didattico che ha un valore fondamentale verso le nuove generazioni, in quest’ambito meglio s’inserisce “Voodoo Crossing “ e più definito è il suo ruolo. Proprio l’aspetto della compilazione ideata e realizzata da un produttore italiano è il motivo più concreto e valido di questo secondo volume dedicato a Jimi, al di là di questo o quell’interprete, e merita maggiore attenzione quando valutato in questa ottica.
Ernesto de Pascale
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