. Joe McBride - Texas Hold’em

Joe McBride - Texas Hold’em
(Heads Up Records)



Mellow fusion sounds by Texan keyboardist McBride ... too sweet to be true … McBride’s vocal talents, overshadowed by mainly instrumental music, improve class, easy-listening melodies

Cantante e tastierista texano, Joe McBride suona in uno stile che viene definito solitamente “musica da dentista”, ossia quella musichetta dolce e celestiale che cerca di distrarvi mentre un bruto, che pagate lautamente, traffica con strumenti di tortura dentro la vostra bocca. McBride è l’esatto contrario del vostro dentista, non scava, non graffia, e la sua musica davvero scorre come un fiume tranquillo, liquida, quasi soave, una fusion dove i sapori vengono diluiti dagl’arrangiamenti orchestrali. Insomma, McBride non è agitato da nessun demone, un voodoo qualsiasi e i pezzi più convincenti sono quelli, solo due, “Giving it all to you” e “I’m here for you” nei quali oltre a suonare, decide anche di cantare, cosa che fa in modo più che egregio, tanto che alla fine ci si potrebbe chiedere perchè il CD sia in gran parte strumentale. Il risultato finale è così bellino che ci si domanda se McBride non abbia fatto tutto da solo, con una di queste infernali tastiere che fanno anche la pizza, i fichi e l’immancabile caffè. C’è anche tempo per “In-a-gadda-da-vida”, che i più anziani ricorderanno come cavallo di battaglia degl’Iron Butterfly, il cui riff immortale è seppellito sotto un chilo di melassa. McBride non va comunque snobbato, perchè come dimostra l’iniziale “Big slick” e il CD in generale le capacità ci sono, ci vorrebbero forse un pò più di punch e meno eleganza.

Luca Lupoli

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