. Ben Vaughn - Designs in music
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Ben Vaughn - Designs in music
(soundstage 15 record)

Lounge Music from Hollywood not only for Hollywood

A quanti il nome di Ben Vaughn dovesse suonar nuovo piace ricordare che il signore in questione è il matto che - primo al mondo - registrò un intero disco, in una macchina parcheggiata da qualche parte, usando la presa dell‘accendino come generatore elettrico (“Rambler ‘65“). L’informazione definisce bene il personaggio, una specie di fratello genialoide di Archimede Pitagorico, dei B 52’s, figlio degli studi Hanna & Barbera.
E dove poteva trovare posto Ben Vaughn se non nello sfaccettato mondo di Hollywood e della sua industria di cinema, documentari, jingles e sonorizzazioni ?
“Designs in music” è quanto di meglio potate trovare in giro se volete ascoltare un album di musica strumentale che unisca la fascinazione del glam, il lounge world dei bar alla moda, un amore smisurato per i bali dei primi sesanta, un pizzico di rock & roll.
Musica da Hollywood ma non solo per Hollywood. Musica, secondo l’autore presentabile (vendibile?) in ogni occasione opportuna e/o richiesta. Un disco i 12 brani estremamente godibili, molto vicino a certi esempi di album strumentali che proprio Hollywood produsse quando il termine Lounge era ancora da essere coniato. Alcuni nomi storici degli studi di registrazione hollywoodiani fanno capolino come il fischiatore professionista Guerin Barry (noi abbiamo avuto per decenni Alessandroni), il fiatista Jay Mason che rendono il prodotto vivo, lontano dai canoni di una lounge plaistificata e finta, restituendo all’ascoltatore una sensazione invece definita, vivace, dinamica, dai passaggi inattesi.

Ernesto de Pascale

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