. Lazzaro Pappagallo - La lunga estate calda del '67
Roma e un incontro casuale che si ripete via mail sino al suo, forse, definitivo svolgersi sono opportunità per il protagonista di guardare sè stesso e il mondo.
Con la musica e la radio.

Lazzaro Pappagallo - La lunga estate calda del '67
Giancarlo Zedde editore Torino 2006 pp.60 9 euro
www.zedde.com

A little,beautiful book in wich the encounter between a young italian and a girl from the States becomes the way to describe the world of today and remember how the music is also passion and liberation of mind.


In questo breve racconto, Lazzaro Pappagallo, alla Rai prima al Giornale Radio ed ora alla Testata Giornalistica Regionale del Lazio, inevitabilmente racconta un po’ di sé. È certamente la sua passione per la musica che lo ha portato a renderla così importante, direi quasi impellente, nello svolgersi del libro. Il racconto comprende alcune ore della vita di un giovane senza nome arrivato da Cervinara (Avellino) a Roma per lavorare. Il tifo per l’Inter, la scuola, gli amici, la vita stretta della cittadina e la musica trasmessa dalla radio (citata la mitica Stereonotte) insieme alla trasferta fiorentina per il concerto di Tom Waits passano nella mente del protagonista mentre si prepara ad un incontro che può rivelarsi importante per molte ragioni. Qualche anno prima, fuori da una gelateria al quartiere romano di San Giovanni, la sua strada si incrocia con quella di una giovane americana studentessa di medicina. Trascorreranno la notte passeggiando per gli angoli più suggestivi della Città Eterna e parlando, parlando, parlando. Decidono di rinnovare l’incontro via mail ogni anno lo stesso giorno, cosa che effettivamente accade e dà modo all’autore di parlare (anche dal punto di vista di una donna) di tante cose accadute negli ultimi cinque anni. Lo scorrere della vita, l’11 settembre, i sentimenti vengono messi progressivamente a nudo nei messaggi di posta elettronica fino al giorno qui raccontato quando l’incontro avverrà di nuovo ma de visu e nello stesso luogo del primo: la gelateria. Il resto lo lascio alla vostra voglia di leggere e alla curiosità che prende vivendo questo breve racconto che inizia con un sogno, in cui un pochino mi sono anche riconosciuto e vede il protagonista suonare con un gruppo jazz in un piccolo locale sempre pieno di affezionati. Da lì comincia la storia, gli incontri che ti aprono nuove strade come quello con Tom Waits trasmesso dalla radio e descritto in un riconoscente capitolo.
Magari non è casuale che questo libro esca per i tipi di Giancarlo Zedde, casa editrice torinese vivace anche nella narrativa ma specializzata nella pubblicazione di partiture musicali e libri con cd allegati che esplorano le radici musicali italiane e della canzone d’autore con competenza e rigore quanto alle fonti ed alle notizie riportate.
Anche Pappagallo in questo racconto inserisce la musica con ragione,rispetto e competenza,non certo per attrarre gli incauti. Buon ascolto… volevo dire… buona lettura.


Alessandro Mannozzi

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