A very beautiful and delicate album, capable to mix classical and progressive music and to transform visions and emotions into melodies.

Dolce, avvolgente ed intenso, The Piano Room è il nuovo e ben riuscito progetto del tastierista Francesco Gazzara. È un album in cui il pianoforte, come il nome stesso suggerisce, è sempre protagonista, fondendosi con altri strumenti come chitarre, corno inglese, sax, mellotron e hammond, che a turno lo accompagnano per creare bellissime ed immaginifiche atmosfere.
È un progetto che ha il sapore e le armonie del Canterbury Sound e del progressive degli anni d’oro, come testimonia l’inedita versione di Watcher of the Skies dei Genesis, di cui viene ripresa e reinterpretata l’introduzione. Allo stesso tempo, però, non suona mai derivativo o imitativo.
Una equilibrata fusione con la musica classica, esperienza attraverso cui lo stesso Gazzara è passato nei suoi anni di studio, conferisce al disco una inedita marcia in più. I brani non si riposano mai ma si sviluppano in un continuo roteare di buone idee, dove a volte anche poche note sanno trasmettere e costruire le giuste emozioni.
The Piano Room è un disco strumentale capace di descrivere ed evocare, attraverso la musica, immagini e visioni. Nel caso dell’ efficace strumentale di apertura “Scattered by the winds of change”, uno dei migliori brani del disco, l’immagine viene suggerita dalle stesse note di copertina. E se l’ascoltatore, come suggerito, prova ad immaginarsi il vento freddo del nord, veramente sembrerà di sentirlo soffiare addosso.
Si procede così attraverso gli altri brani, con tocchi più classicheggianti su The Garden Centre o Punch & Judy, piegando invece in direzione più prog nei brani in cui è sottolineata la chitarra o lasciando spazio a vaghi echi di jazz quando vibrano le note degli strumenti a fiato.
Una produzione italiana ad altissimo profilo, che non ha niente da invidiare a produzioni estere e che conferma il talento già più volte dimostrato da Francesco Gazzara con altri progetti come Gazzara o Hammond Express.

Giulia Nuti