Whith their third album Mantra make an Italian synthesis of international hard rock
I toscani Mantra pubblicano per l’etichetta Horus Music il loro terzo lavoro di studio, dal titolo Hate Box, che segue a distanza di più di due anni il loro precedente album Hard Times.
Quello dei Mantra è un hard rock con testi in inglese che ha i toni dell’ hard rock internazionale, ma in cerca di soluzioni melodiche e armoniche personali sempre in grado di rappresentare il marchio di fabbrica del gruppo.
Canzoni con stile e impatto quasi metal (Hard Times, Saving Grace) e brani trainati da imponenti riff chitarristici si mescolano a canzoni più pop e che lasciano spazio a maggiori aperture melodiche, come Somewhere Sometimes.
Ma è forse sul territorio del genuino hard rock che il gruppo dà il meglio di sé, con l’efficace brano di apertura Promised Land.
Hate Box è un album suonato bene, in grado di mettere in mostra un’ottima amalgama musicale da parte del gruppo.
Da citare è anche la conclusiva A Minor Bird, una parentesi più acustica per pianoforte e voce, che pur conservando una linea di continuità con gli altri brani, esula dal resto del materiale spaziando verso una inedita dimensione più intima che si tinge sul finale dei colori della musica progressive.
È un album grintoso ed energico, capace di cogliere e rielaborare i più diversi spunti della musica internazionale.
Giulia Nuti
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Track list
Promised land
Drifters
Time and space
Hard Times
Somewhere sometimes
She
Saving Grace
Hit & Run
Win lose or draw
A minor bird |