. Rich Hopkins & Luminarios - The Horse I Rode In On

Rich Hopkins & Luminarios - The Horse I Rode In On
(Blue Rose Records/I.R.D.)
www.sanjacintorecords.com

Someone could remember Rich Hopkins during his stint in 80’s in the line-up of Sidewinders (and after in the Sand Rubies), but now he goes solo with his Luminarios. With this band he recorded some album in the recent years and now comes back with a new album that features good song that remind us the sound of Crazy Horse and Paisley Undeground.

Qualcuno ricorderà certamente Rich Hopkins che negl’anni ottanta militava nelle file dei Sidewinders (poi Sand Rubies), leggendaria band di Tucson, Arizona specializzata nel desert rock. Da allora è passato molto tempo, e Hopkins dopo un periodo di lontananza dalle scene, grazie alla label tedesca Blue Rose Records ha rimesso in piedi la sua carriera insieme ad una nuova band i Luminarios. Nonostante goda di un buon talento compositivo, lui è uno di quegli artisti irrimediabilmente impantanati nel giro minore del roots rock, che da sempre guardano a quella indimenticata stagione del rock californiano denominata Paisley Underground come unico modello artistico. Certo bisogna dire che, soprattutto con i Luminarios, Hopkins ha fatto del suo meglio arrivando a ricreare atmosfere molto vicine al sound di Neil Young con i Crazy Horse e a lambire in alcuni casi anche il pop. Troppo poco però per smuovere le acque paludose della moderna discografia, per ambire a palcoscenici migliori. Quest’anno Hopkins è tornato in studio per un nuovo album, The Horse I Rode In On e il risultato sopredende per l’ottima qualità dei dieci brani presentati, che pur non stravolgendo nulla nel rock, offrono momenti di puro godimento e di grande musica. E’ il caso del brano di apertura Nuthin You Can Do o della country ballad Hurt You o ancora di Mexican Sky con il suo andamento da border ballad. Non male sono anche i brani più tirati come la title track, Draggin’ che sembra uscita da un disco di Tom Petty, e la stradaiola 1973 (Do You Remember?). Chiude il disco una bonus track di eccezione ovvero una travolgente resa di Mr.Soul di Neil Young, che sorprende per l’intensità dell’interpretazione e dell’esecuzione. Forse Hopkins ha perso l’ultimo treno per il successo, ma certamente resta il fascino del suo fare musica da beautiful loser.

Salvatore Esposito

Track list

1 Nuthin You Can Do (4:12)
2 Hurt You (5:17)
3 Horse I Rode in On (And Fell Off) (4:08)
4 Mexican Sky (4:34)
5 Draggin' (6:27)
6 Mt. Graham (1:53)
7 1973 (Do You Remember?) (3:55)
8 Linea #27 (5:11)
9 Hard Times (5:52)
10 Mr. Soul (*) (9:45)

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