Otis Redding capì tardi la forza del suo physique du rôle amplificato dalla televisione o più in generale dell’immagine catturata. Fu, più esattamente - ricorda il trombettista Wayne Jackson - durante la Stax Revue europea del Maggio 1967. “The Legacy of Otis Redding” è la più completa compilazione video dedicata al gigante di Macon, un’opera che ha atteso pazientemente il giro di boa del quarantennale della scomparsa di Redding e che finalmente si realizza grazie ai tipi della Reelin’In The Years, una società del gruppo Hendrix Estate, sotto l’ egida del giornalista e compilatore Rob Bowman. Bowman ha lavorato bene, ha fatto numerosi controlli incrociati, visitato numerosi archivi e collezionisti (è attivissimo nella lista southernsoul@yahoogroups.com) e ha recuperato alcuni metri di film che contribuiscono oggi a seguire la crescita artistica di Redding. Le prime clip, quelle del 1965, (anche se Bowman ha confessato a questo recensore l‘esistenza di materiale del 1962 in otto millimetri in archivi privati) - tratte dai programmi Where The Action Is e Holywood a Go Go - ci mostrano un Soul Man pronto al grande passo ben diverso dalla Star dal Monterey Pop Festival o dell’esibizione televisiva assieme ai Mar Keys presso il Don Webster TV Show a Cleveland il 9 dicembre 1967. Vederlo in azione in quel piccolo studio,con uno stage act sempre ad altissimo livello ma business as usual è agghiacciante. Da lì a poche ore il corpo di Redding sarebbe stato raccolto ancora vivo dal lago Monona. A niente servirono i soccorsi. Chi era giunto sul posto prima ancora delle ambulanze (a soli 3 minuti di volo dalla pista d’atterraggio di Madison, Wisoconsin) vide sciacalli derubare i corpi di Otis e dei due Mar Keys deceduti, di tutto quel che poteva essere arraffato. Una storia non ancora chiara, così lontana ma - con la pubblicazione di questo dvd - così vicina alla suntuosità e alla maestosità del grande Rythm & Blues del Sud che Redding portava davanti alle telecamere con naturale regalità.
Ernesto de Pascale
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Track List
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