Kraut rock resurrection
Per chi si interroga su presente e futuro del kraut rock, ecco una risposta certa a qualsiasi domanda: i Circle. La band è finlandese, suona un misto di new-prog, metal e psichedelia e ha sfornato più di 25 dischi dal 1991. Etichettarli è in realtà inutile: hanno pubblicato nel corso della loro carriera album dalle tinte jazz-fusion, album acustici, album più groovy, album più classici. Senza chiedersi cosa diventeranno, prendiamoli per come sono adesso. Si autocatalogano con l’acronimo NWOFHM, stampato sotto l’alloggio in plastica del cd, che sta per New Wave Of Finnish Heavy Metal. Può bastare per rendere un’idea della direzione sonora del gruppo? Probabilmente sì. Groove carichi, pesanti, distorti. Musica primitiva, mantra penetranti, space rock ripercorso dalla A alla Z. A tratti sembrano gli Hawkwind, o i loro degni eredi, a tratti Motorhead e High Tide. Four points of the compass è la colonna sonora perfetta per il momento di massima suspance di un film di spionaggio internazionale alla 007, mentre in Fish Reflecrion si libera tutto il lato oscuro della loro attitudine space rock, con voci distorte, modificate, rallentate (caratteristiche che si trovano comunque nel corso di tutto l’album). Black black never never land è il brano più efficace dell’album, con un ritornello cupo e spaventoso, il cui testo è il titolo del brano, che si ripete in un drone incessante. Forse è dietro questa band che viene dal freddo che si nasconde una delle più intriganti realtà europee nel loro genere musicale.
Giulia Nuti
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Track List
Saturnus Reality
Torpedo Star Throne
Black Black Never Never Land
Understanding New Age
Tree on the Higher Mountain
Four Points of the Compass
Fish Reflection
Skeletor Highway
Snow Olympics
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