.

Grayson Capps – Songbones
(Heyna Records/I.R.D.)
www.graysoncapps.com
www.hyenarecords.com

Songbones is a great collection of songs recorded in 2002 by Grayson Capps, and includes some songs that appear on his successful album. This songs transport us to New Orleans and the deep South of USA.

Abbiamo conosciuto Grayson Capps con l’ottimo disco d’esordio If You Knew My Mind, in quel disco emergeva tutto il suo background musicale fatto tanto di musica swamp quanto anche di country, blues e folk che lo poneva come l’anello mancante tra i suoni di New Orleans e quelli del Texas. Questa formula era stata confermata anche dal successivo e ancor più interessante Wail & Dire ma per trovare l’origine di questo personalissimo stile bisogna far riferimento al nuovissimo Songbones, disco che raccoglie le versioni embrionali dei brani inseriti poi in parte nel suo disco di esordio. Il disco contiene dieci brani acustici, incisi con il solo aiuto dell’amico Tom Marron (al violino e all’armonica), incisi nella rilassata atmosfera del 9th Ward Picking Parlor, studio di registrazione oggi in ricostruzione dopo la sciagura dell’uragano Katrina. Nonostante manchi la coinvolgente spinta elettrica e il fascino della sezione ritmica, i brani si svelano in tutta la loro bellezza e in tutto il loro scuro fascino southern. Certo, Songbones, è un disco che all’apparenza potrebbe sembrare solo per i completasti e magari pubblicato con meri fini economici, invece il tutto suona coinvolgente soprattutto per quello che riguarda alcuni passaggi inediti come la splendida Psychic Channel Blues, la ruvida Guitar e la swingante Junior & The Old African Queen. Tra i brani già noti sorprendono le splendide Washboard Lisa e Junkman, qui molto più coinvolgenti rispetto alle versioni precedentemente edite e le sempre bellissime Graveyard e Mermaid. Più ruvide ed embrionali sono invece Slidell e I See You che nelle versioni full band diventeranno dei veri e propri capolavori. Songbones è dunque un disco da non perdere per coloro che amano il sound paludoso e il blues acustico ma soprattutto per coloro che hanno amato i dischi precedenti di Capps, in quanto come abbiamo detto in questo disco ci sono le origini del suo particolare sound.

Salvatore Esposito

Track List

1. Slide II
2. Washboard Lisa
3. Guitar
4. Graveyard
5. I Can't Hear You
6. Mermaid
7. Junior
8. Junkman
9. Psychic Channel Blues
10. I See You

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

.
.
eXTReMe Tracker