.

LIVE

SONS OF ALBION E THE WHO insieme alla O2 di Londra

Una promettente nuova band dello scenario inglese e una band storica degli anni Sessanta insieme per una notte di rock che infiamma.

17 dicembre 2008: alla O2 di Londra è di scena il rock.
Rock rinato e rock eterno, rock di una giovane band inglese sul trampolino di lancio e rock leggendario di The Who, con i loro più grandi successi in versione “intima”.
La venue è la 02 Indigo, una piccola sala che lascia pensare di aver sbagliato posto, invece gli Who hanno davvero scelto di suonare per tre sere consecutive in un luogo intimo e per pochi, con sorprese acustiche e un po’ di nostalgia di fronte al maxischermo dai colori pop, pieno di Mods e di Sixties.
Aprono i Sons of Albion: hanno un nome storico, che si perde nelle radici d’Inghilterra e fanno musica potente, pesante, emozionale ed esplosiva. I componenti sono Nuno Miguel, alle ipnotiche chitarre, Richard Fulgoni “Gones” al precisissimo basso, Francisco de Sousa alla decisiva batteria e Logan Plant, figlio di Robert Plant, alla voce solista. Da Take a Look a Desire, da Seven Seals a Castles in the Sky, la scelta della serata e’ rock senza freni a scapito delle ballate come Dorothea, a ribadire il fatto che prima degli Who e con gli Who è una “rock celebration”.
La band è musicalmente diretta e coinvolgente, il cantante Logan, voce potente e stile molto personale, ha un piglio misterioso e statuario, con tatuaggio di Aubrey Beardsley su un braccio, teschi d’argento alle dita e cravatta nera un pò anni Ottanta. L’urlo primordiale è lo stesso del padre, ma l’impostazione della voce completamente diversa, un incontro at the crossroads fra The Cult e i Jane’s Addiction. La loro performance esprime nei fatti cio’ che han dichiarato poco tempo prima in un’intervista: “il rock deve rappresentare quel “feeling” che fa dell’arte la cosa piu’ rivoluzionaria nella società “.

Dopo la performance serrata dei Sons, entrano in scena gli Who, la folla applaude, ma bisogna subito dimenticare la folla oceanica dei loro concerti di reunion negli stadi. é una folla affezionata, fedele, raccolta e sembra quasi un concerto d’auguri pre natalizio dedicato ai fans, con alcune pause acustiche fra un rock incalzante e l’altro… Dalla storica Tommy alla dolce Behind Blue Eyes alla leggendaria My Generation, è una carrellata di successi quarantennali che la platea conosce a memoria e canta insieme a Roger Daltrey e Pete Townshend, originari componenti degli esordi, mentre dal maxischermo è un’orgia di immagini anni Sessanta, balli d’epoca, tubini di Courrèges, scarpe da Mods, rivoluzione, rock dal vivo con immagini dei concerti di allora che si infrangono sul concerto di oggi, privo di autoindulgenza e incalzante come un vero spettacolo rock deve essere, senza tempi morti, senza cali di voce, con molta emozione .
Guardami, sentimi, toccami, ascoltami, intona Daltrey ad un certo punto nel silenzio della camera. Guardami, sentimi, toccami è diventata la frase emblema della musica di quegli anni di cambiamento, di quella generazione che fece Woodstock e di tutte le avanguardie artistiche,dall’ Arte concettuale alla Body Art, che sono passate attraverso la Signora Elettrica o le pulsioni misteriose del corpo ,che sono quindi uscite dalla tela, o scese dal piedestallo di una musica tranquillizzante, per infangarsi nel magma – mondo. Un’arte, e una musica, per nulla astratte, ma radicate nella fisicità, per sondarla ,attraversarla, con la voce o con le mani e, alla fine, guarirla.
Tommy, primo concept album della storia, e le chitarre sfasciate di Townshend corrispondevano alle performances di artisti anni Sessanta-Settanta che volevano togliere l’aura all’arte per mischiarla al mondo, invadendolo senza mezzi termini con la loro presenza, con il loro “esserci”.
LA carica esplosiva dell’opera rock Tommy verrà ripresa in finale con le stesse parole ribadite: guardami, sentimi, toccami, ascoltami. E guariscimi, dalla mancanza di arte e dalla mancanza di rocK .

Roberta Guiducci

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

è
.
eXTReMe Tracker