On 4th Dimension, Jimi Tenor continues his exploration of Afrobeat music with Kabu Kabu, a group of West African musicians based in Germany
Jimi Tenor è un artista eclettico: musicista, fotografo, regista di cortometraggi, disegnatore di abiti. Ha iniziato la sua carriera negli anni Ottanta, influenzato da space e industrial rock tedesco dei primi anni di quel decennio, esplorando poi le frontiere del jazz rock e della psichedelia e, soprattutto, ricercando forme di contaminazione con la musica africana.
In 4th Dimension il musicista canta e suona sassofono, flauto, sintetizzatore, organo e prosegue la sua esplorazione dell'Afrobeat al fianco del gruppo musicale Kabu Kabu, composto da strumentisti dell'Africa occidentale che vivono in Germania. Il gruppo aveva già preso parte con lui all'album Joyston, del 2007.
L'inizio è un'esplosione di jazz rock guidata dall'improvvisazione di sax nel più classico degli stili. Dopo un po' di movimento caotico introduttivo che spiazza l'ascoltatore, l'album si adagia su una piacevole fusione tra jazz e cori africani, all'insegna del groove ritmico e popolareggiante portato avanti dalle percussioni e dagli interventi musicali dei Kabu Kabu.
E' un album strano nelle premesse, ma non poi così strano quando ci si abitua all'ascolto e si comincia a lasciarsi trasportare dalla musica e dal ritmo. La fusione tra i due mondi ha portato ad un bel risultato e neanche troppo scontato.
Giulia Nuti
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1. Aligned Planets
2. Mystery Spot
3. Global Party
4. Triple Helix
5. Grind!
6. Mogadishu Ave
7. Mega Roots
8. Me I Say Yes
9. Floating Orange
10. El Lahti!
11. Kolmikanta
12. Fast Legs
13. Higher Styx
14. Magical Worl |