Grammy winner Mendoza “paints” in blue
Questo è un disco che può conquistare sia gli appassionati di jazz sia quelli di classica. Inoltre ci troviamo di fronte a un musicista americano come il direttore d'orchestra e compositore Vince Mendoza che incide per un'etichetta, come la tedesca Act, da sempre simbolo di ottimo jazz europeo. Inoltre Mendoza è uno che sa come toccare le corde di un pubblico vasto dato che ha arrangiato brani per Björk e Joni Mitchell (con due Grammy per Both Sides Now e Woodstock). Blauklang, suoni in blue in tedesco, è la parte finale di una trilogia a cura della Act e della Wdr (Radio della Germania occidentale) iniziata nel 1992 con Jazzpaña e proseguita con Sketches. Blaukang intende sottolineare questa particolare sensazione (in blue appunto) che attraversa il jazz partendo da lontano evidenziando malinconia e speranza. Mendoza lo fa componendo una suite (Bluesounds appunto) in sei movimenti accompagnata ad altri brani di sua composizione, a due classici (All Blues di Miles Davis e Blues For Pablo di Gil Evans) e al tradizionale Lo Rossinyol, e affidando il tutto a un ensemble orchestrale dove spiccano Peter Erskine (batteria), Nguyên Lê (chitarra), Lars Danielsson (basso), e Markus Stockhausen (tromba). E’ sicuramente un progetto ambizioso che non sempre tocca punte di creatività eccelsa. Ma è un bel disco e Bluesounds è una composizione pensata, complessa, dove il jazz è un pretesto non solo per evoluzioni strumentali e ritmiche (come nell’ultimo, sensazionale, movimento) ma anche per raccontare una varietà di colori timbrici come nel quarto movimento. Ma anche un brano come Ollie Mention ci conquista per ricchezza armonica (si senta l’inizio con l’insieme dei fiati) e melodica. Un ascolto che ci fa sentire soddisfatti.
Michele Manzotti
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Tracklist
1. All Blues
2. Lo Rossinyol
3. Habanera
4. Blues For Pablo
5. Ollie Mention
6. Bluesounds Movement I
7. Bluesounds Movement II
8. Bluesounds Movement III
9. Bluesounds Movement IV
10. Bluesounds Movement V
11. Bluesounds Movement VI
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