Strange Invitation is the third album for South Austin Jug Band, one of the most important country rock bands from Austin Tx. This album is a good example of progressive acoustic music.
Annoverata tra le migliori band country rock del momento, la South Austin Jug Band, è qualcosa di più che un semplice gruppo di onesta musica texana, è più che altro un progetto interessantissimo che va avanti da qualche anno e che ha prodotto dischi di ottima fattura come il precedente Dark and Dreary World. Il nuovo album Strange Invitation parte da dove finiva il precedente ovvero da quella commistione di generi e stili che viene comunemente definita progressive acoustic music, ma che trova nei Grateful Dead e prima ancora in Bill Monroe i suoi numi tutelari. Su questi sentieri sono già passati Jerry Garcia, David Grismann e più di recente band come i Railroad Earth, tuttavia la South Austin Jug Band sembra essere in grado di dare un contributo determinante a questo genere. Composto nel Chelsea Hotel di New York City, ovvero quella che è definita come la prima cattedrale del folk, Strage Invitation presenta undici brani dal grande spessore compositivo non solo dal punto di vista strettamente musicale ma anche da quello poetico. Il songwriting di James Hyland, Dennis Ludiker e Brian Baken, sembra trovare ispirazione tanto in Bob Dylan quanto negli Union Station e nei Grateful Dead, il tutto tenendo fede al loro amore per certi suoni old time rivisti e corretti secondo il loro gusto personale. Durante l’ascolto sin da subito impressionano l’iniziale Come To Me, un brano dal forte impatto radiofonico, il travolgente strumentale Trek of Beandip Perkins e la splendida cover di Jackass di Beck. Qualche ascolto in più è invece necessario per apprezzare le più impegnate Fall So Fast, Chicago e Po’ Boys In A Glovebox, tuttavia già al secondo ascolto questi brani rapiscono letteralmente l’ascoltatore per il loro eccellente impatto melodico e lirico. Brano migliore del disco è Avenue Of The Americans, un vero ritratto degli States di oggi visti con gl’occhi di disillusi di un musicista. Insomma Strange Invitation è la conferma di come la South Austin Jug Band abbia tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto di primo piano tanto tra le band del circuito country quant’anche tra le jam band, con le quali sembra avere tutte le carte in regola per misurarsi.
Salvatore Esposito
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1. Come To Me
2. Fall So Fast
3. Treak of Beandip Perkins
4. Dive Bar
5. Jack-Ass
6. Chicago
7. Neutral Ground
8. Po' Boys in the Glovebox
9. Wheatfield with Crows
10. Avenue of the Americas
11. Reprise
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