Oldies but Goldies! Waldo's piano style still rules
Questè è un album da godere dall'inizio alla fine. Perché ci porta in un'atmosfera passata ma sempre attuale, quella delle big band che si muovevano tra dixieland e ragtime ponendo la basi delle orchestre leggere. Ensemble che hanno, come in questo caso, un pianista come leader. Terry Waldo è considerato uno dei migliori esponenti di questo genere, l'early jazz nato dalla cultura popolare americana. L'incisione di questo concerto a Columbus (Ohio) risale al 1974 per l'etichetta Blackbird. Ospite della serata fu la cantante Edith Wilson. Oggi il disco è stato ristampato dall'etichetta Delmark con l'inclusione di ben 9 tracce inedite su Lp. 19 brani tradizionali e standard che compendono i ragtimes più noti, classici come St. Louis Blues e The Mooche, e sorprese come The Letter, ripresa anche da artisti come Joe Cocker. Un disco che mette in evidenza il tocco speciale di Waldo che sembra volare sui tasti, la voce autorevole e leggere al tempo stesso della Wilson e la classe della band. Ricordiamo il trombonista Jim Snyder (arrangiatore della citata The Letter) e il batterista Wayne Jonese che si esibisce anche come cantante nella terza traccia. Certo, non è un disco con tracce nuove. Ma la forza della tradizione è talvolta un rifugio dove si capita molto volentieri.
Michele Manzotti
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1. Terry Waldo Introduction
2. Some Of These Days
3. I Would Do Anything For You
4. The Letter
5. Maple Leaf Rag
6. 12th Street Rag
7. How Could Red Riding Hood?
8. Sweet Georgia Brown
9. My Man Ain't Good For Nothing But Love
10. Am I Blue?
11. I'm A Great Big Baby
12. There'll Be Some Changes Made
13. To Keep From Twiddling Their Thumbs
14. Black And Blue
15. St. Louis Blues
16. Pastime Rag No. 1
17. The Entertainer
18. Atty. Gen. William Saxbe Comments
19. Ace In The Hole
20. The Mooche
21. At The Jazz Band Ball
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