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BOOKS

Mario Bonanno e Stefania Rosso – Che mi dici di Stefano Rosso?
(Stampa Alternativa)
pp. 112 con Cd allegato, Euro 18
www.stampalternativa.it

Non era facile avere una buona dose di ironia negli anni '70, specialmente nella canzone d'autore. Anni belli e difficili dove le contestazioni erano sempre in agguato e di un musicista veniva fatta la carta d'identità politica. In mezzo a tutto ciò la figura di Stefano Rosso (Rossi per l'anagrafe) uscì clamorosamente allo scoperto con una canzone strana quanto accattivante per quegli anni. Un brano che veniva ricordato per il ritornello “due amici, una chitarra e lo spinello” pubblicato dalla Rca nell'album Una storia disonesta, ovvero il titolo esatto della canzone. Rosso, scomparso nel 2008 a 60 anni ancora da compiere, è stato fatalmente associato a quel ritornello. Ma il musicista romano era molto di più: oltre ad aver scritto tante altre canzoni (tra cui Letto 26 e E allora senti cosa fo) era un virtuoso della chitarra acustica e dello stile fingerpicking. Amava non solo la sua Roma ma anche il folk di altri paesi, specie quello inglese dove aveva come punto di riferimento Ralph McTell. Il suo diario musicale, la sua vasta e sconosciuta discografia, testimonianze e ricordi sono stati raccolti dalla figlia Stefania e dal giornalista Mario Bonanno in questo libro. Una vicenda musicale che si legge con piacere scoprendo “la preziosa sintesi tra un pop-folk colto, la protest song, il country, il bluegrass e Trastevere” come dice il giornalista Andrea Tarquini nella sua testimonianza. A compendio delle pagine un Cd di un concerto dal vivo al Folkstudio del 1993 che dimostra la sua maestria alla chitarra e raccoglie alcuni dei suoi brani più famosi.

Michele Manzotti

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