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Jesse Brewster – Wrecking Ball at the Concert Hall
(Crooked Prairie Records)
www.jessebrewster.com

Songs of road in the typical Rock American style

Immaginiamo lo stato d’animo del viaggio, propriamente di un viaggio in macchina per strade a volte deserte, troppo lunghe e solitarie ed altre volte affollate e dinamiche; un viaggio da fare a finestrino abbassato, con tanto di braccio fuori e capelli al vento. Così Jesse Brewster con la passione e la convinzione che emergono dal tono chiaro, limpido della sua voce e dall’anima soul, country ma anche “blue” e rock della sua chitarra ci propone un disco composito caratterizzato da tante sfumature ma da un unico comune denominatore che è proprio il sound senza tempo che emerge dall’ascolto di questo album. Testi toccanti e profondi che vanno diretti al proprio io introspettivo come quello di All those things i said che apre l’album e il blues di All she deserves. Tutto è come raccontato, a volte rivelato più intimamente come nella ballata Sometimes e in Sorry ain’t enough , entrambi brani dal tono riflessivo, tristemente dolce e piacevole nel quale l’ascoltatore si rifugia, altre volte tutto ciò che Brewster vuole esprimere piomba addosso senza preavviso, ed ecco che prendono vita gli assoli taglienti e le ritmiche violente di Good fearin’man e di My great escape. A fare come da “ghost” in tutto il disco è presente una sorta di voglia di non prendersi troppo sul serio che regala una nota di spensieratezza e leggerezza molto piacevole. Uscito nel 2011 è l’album nel quale Jesse ha potuto sperimentare al meglio le sue doti da compositore.

Lucilla Fossi

01.All those things i said
02.Fuel for the fire
03.All she deserves
04.God fearin’ man
05.Dive to drown in
06.My great escape
07.Sometimes
08.I’m not broken
09.Consider this
10.Sorry ain’t enough

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