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Tom Russell, Indians Cowboys Horses Dogs
Hightone 2004




Lo sbuffare di una banda del vecchio West, la voce di Tom Russell, che si lancia nella splendida folk ballad Tonight We Ride aprono Indians Cowboys Horses Dogs, il nuovo disco dell’ormai leggendario folksinger di El Paso. I dodici brani del disco dimostrano come si possa riprodurre un sound di un epoca lontana senza mai cadere nell’evocazione fine a se stessa del passato e allo stesso tempo renderlo attuale con intelligenza e ironia. Mischiando radici, ricordi, ossessioni e amore, le canzoni struggenti ed evocative di Tom mantengono anche dopo ripetuti ascolti un livello qualitativo altissimo. In questo viaggio intenso e passionale nel West brillano soprattutto le cover di cui Tom fornisce interpretazione personali e sentite. La prima, Seven Curses, di Bob Dylan è in una versione scarna, tensa e drammatica in cui alla voce di Tom fanno da supporto solo due chitarre, una acustica che disegna un ottimo arpeggio, l’altra elettrica appena sfiorata quasi a riprodurre lo stile del Knopfler più intimista. Altro brano sorprendente è sicuramente la scanzonata e trascinante rilettura di El Paso di Marty Robbins (tratta dal capolavoro Gunfighter Ballads & Trail Songs del 1959), ma il vertice del disco arriva con Lily, Rosemary, and the Jack of Hearts in cui il grazioso gioco a tre voci con Eliza Gilkyson e Joe Ely, rende alla perfezione l’atmosfera cinematografica di questo brano. Incolore invece appare la rilettura di No Telling di Linda Thompson (dallo splendido Fashionably Late di qualche anno fa) che sembra non essere molto nelle sue corde. Sul versante delle composizioni inedite di Tom vanno segnalate la commossa ballad acustica, Bucking Horse Moon in cui si apprezza un gusto melodico di alta qualità ma soprattutto il folk oscuro di The ballad of Edward Abbey in cui si apprezza l’ abilità chitarristica di Andrew Hardin che intreccia magicamente la sua chitarra allo splendido violino di Elena Fremerman. In conclusione vale la pena citare anche il medley tra l'autografa Bacon Rind, Chief Seattle e la sempre toccante The Ballad Of Ira Hayes di Peter La Farge che mette in evidenza l’eclettismo di Tom Russell, come conferma anche la riuscita rilettura di East Texas Red di Woody Guthrie. Se avete apprezzato Tom nei panni del rocker di Poor Man's Dream o Hurricane Season, è d’obbligo per voi ascoltarlo anche nelle vesti di folksinger del vecchio west.

Salvatore Esposito




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