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Janis Siegel, Sketches of Broadway
(Telarc)






Colonna dei Manhattan Transfer fin dal primo momento, Janis Siegel si è lanciata più volte in progetti solisti. Ricordiamo tra questi At Home con la presenza di molti classici come Trouble Man. Con la maturità artistica Janis preferisce affrontare da sola brani dallo stile jazzato piuttosto che di carattere swing, come invece da tempo fa insieme al gruppo. Forse è l’unica che se lo può permettere per un intero album, alternando incisi virtuosistici che ricordano tanto le atmosfere di Vocalese ma anche momenti più inclini al lirismo. Per far questo sono stati scelti brani dai lavori di Broadway, dai musical rimasti per lungo tempo nel cartellone dei teatri e divenuti grandi classici. Ma al tempo stesso gli estratti da queste opere pensate per raccontare storie con scenografie e orchestre sono spogliate dagli orpelli e ricreate dal pianista e arrangiatore Gil Goldstein, magna pars del progetto. L’essenziale ma elegante lavoro strumentale è completato dal bassista John Patitucci, dal chitarrista Romero Lubambo, dal batterista Antonio Sanchez e da Stefon Harris al vibrafono. La voce di Janis Siegel tende a essere meno protagonista del solito (gli anni passano per tutti), ma come cantante di grande talento si pone come prima fra i pari di un lavoro squisitamente jazzistico. Può lanciare il tema, osando in qualche sovraincisione con la propria voce,  ma anche fare in modo che la melodia nei momenti più intimisti  non si sovrapponga al lavoro dei musicisti. Se poi i brani scelti perdono la dimensione teatrale per assumere quella da club è anche vero che molti  incisi sono inconfondibili. Ecco dunque Show Me da My Fair Lady che apre il disco, I have dreamed da The King and I  inserita in medley con Out of my Dreams da Oklahoma. Un album dunque raffinato, che i fan dei Manhattan Transfer apprezzeranno sicuramente, ma rivolto a coloro i quali  hanno scoperto certi tipi di melodie grazie a Norah Jones e che magari non conoscono una signora dalla grande arte e dall’immutato fascino musicale.
 

Michele Manzotti



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