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Sid Griffin & Coal Porters live at the 8th Guitar international meeting
Sarzana, 21/05/2005
E’ diventato un ottimo festival l’acouctic guitar international meeting di Sarzana, giunto all’ottava edizione. Presenta una vasta gamma di strumenti e di innovazioni e una importante sezione di seminari fra cui svettava quello del rigoroso Giovanni Unterberger, direttore della accademia Lizard, sulla composizione con la chitarra acustica, bel tema che non dovrebbe mai sfuggire ai virtuosi presi come spesso sono a sperimentare oltre i limiti per poi misurarsi con composizioni che non restano.
Fra i grandi artisti portati sul palcoscenico della Fortezza Firmafede piace ricordare lo scozzese Dick Gaughan, grande padre di quel filone folk così felice e legato a doppio filo alla sua terra e a un mai dimenticato impegno sociale, il grottesco Stefano Rosso, sempre più chitarrista ma memore della felice lezione del Folkstudio degli anni settanta, uno straordinario chitarrista africano, Solorazaf, dai ritmi lussureggianti e spesso colorati da venature jazz e da lessico armonico rock e, in chiusura di un sabato eccellente, l’unica data italiana di Sid Griffin e del suo progetto bluesgrass, Coal Porters.
I cinque Cola Porters ( Pat McGarvey al banjo, Gemma White al violini, Neil Herd alla chitarra, Paul Sandy al contrabbasso e Sid al mandolino, chitarra e voce ) hanno rinverdito i fasti di artisti quali Ernest Tubbs e Bill Monroe con classe e stile. Griffin originario del Kentucky, conosce bene la modulistica di un concerto di Bluegrass, i toni, le sfumature, il savoir faire da signorotto di paese, e, nel presentarsi a un pubblico che non avrà molte altre occasioni di vedere uno spettacolo simile, ha colpito nel segno.
In elegante abito da sera nero, riuniti intorno a un solo microfono e tutti tesi a sviluppare bene le armonie vocali che tanto fanno in questa musica i Coal Porters hanno presentato molti brani dal loro album e altrettanti tradizionali.
Per tutta la durata del concerto sembrava essere tornati a Nashville, in Tennesse, per il celebre Gran Ole Opry, il più importante festival di country music e bluegrass. Alla fine dello spettacolo dei Coal Porters il pubblico era letteralmente rapito, segno che Alessio Ambrosi, patron della manifestazione, aveva centrato il risultato desiderato. Con un grande set di musica americana e una manifestazione che è netta ascesa.
Ernesto de Pascale
(foto di Ernesto de Pascale)
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