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Paul Zollo - Songwriters, interviste sull’arte di scrivere canzoni
(339 pagine, 14 euro, edizioni minimum fax)
titolo originale: songwriters on songwriting
www.minimumfax.com

Raccontare l’oscura arte di scrivere grandi canzoni e raccoglierla in un libro di interviste è forse l’unica maniera per avvicinarsi al segreto delle composizioni. A niente valgono i trattati interpretativi e gli studi universitari a proposito. Certo, bisogna fare i conti con ciò che gli autori raccontano di se stessi ( essi sono i primi e più grandi revisionisti della propria vita…) ma – dato per scontato che una bella canzone resta una bella canzone – perché non dire la verità, in fin dei conti ?
Questo “Songwriters“ sarà utile soprattutto a chi già scrive canzoni e in modo speciale a chi scrive un certo tipo di canzoni. Zollo ha la confidenza per andare abbastanza a fondo nel mondo privato degli autori anche se qui e lì ha l’aria del fan ad alto livello e le interviste non sono più recentissime. Il momento chiave del libro è a pagina 186 nelle parole di Van Dyke Parks che dice “ Una melodia è un movimento narrativo. Viene da un posto, va in un altro posto. Una melodia ci fa viaggiare nel tempo. Una buona melodia rivela il proprio sviluppo armonico. Una buona melodia può essere evocativa. Ti può ricordare un qualche posto dove sei stato. E se una melodia scuote la memoria, credo che abbia assolto a un grande scopo “.Ecco, partite da lì e cercate nel volume il vostro percorso personale, quello in cui più vi immedesimate.
“Songwriters” è quindi un utile strumento di verifica per gli autori e piacerà a coloro i quali amano i musicisti inseriti in questa prima raccolta (ne seguirà un secondo volume). Attenzione: non fatevi ingannare dai nomi in copertina! Metà di quelli li leggerete, infatti, nel volume che seguirà.
Ernesto de Pascale
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