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Albert Collins - Deep Freeze
(Recall)
Vien da storcere la bocca tutte le volte che c’imbattiamo in dischi postumi il cui valore può, notoriamente, variare di molto. Vero è che con l’avvento delle nuove tecnologie, il postumo è diventato, per alcuni generi musicali, un vero business che, come tutti gl’affari profitta spesso più al venditore che non all’acquirente. Peggio ancora, devia le poche risorse economiche degl’appassionati verso capolavori immortali ma anche registrazioni assolutamente inutili dal punto di vista artistico. Ovviamente c’è una terza via e questo “Deep Freeze” la rappresenta bene: Albert Collins, uno dei chitarristi più importanti e innovatori del Blues elettrico, a lui si deve la popolarizzazione di quel suono “ghiacciato” che gli meritò numerosi appellativi come “The Iceman” e “Mr. Freeze”, ha lasciato diversi dischi tutto sommato inferiori al suo talento. In questo doppio CD potete trovare due concerti assai datati ma assai belli, due occasioni da non mancare: 1969 al Fillmore West di San Francisco e 1973 a El Mocambo di Toronto. Queste registrazioni hanno un difetto: non sono a livello professionale, assomigliano a quelle amatoriali che tutti tentavano di fare ai concerti prima che il mercato della musica pirata, all’epoca manifestatosi coi cosiddetti bootlegs, ne decretasse la proibizione. Misura tra l’altro assolutamente inutile perchè la musica dei bootlegs proveniva, in maggioranza, da altre fonti e non certo dai registratori a cassette in voga a quel tempo. Chiarito che qui non troverete quei suoni belli levigati ai quali siamo ormai tutti abituati il doppio CD vien venduto tra l’altro a prezzo scontato siamo davanti un Albert Collins in forma strepitosa, accompagnato da musicisti di valore che rimangono sconosciuti visto che le note di copertina, già piuttosto arruffate tanto da toppare l’anno della morte di Collins che è il 1993 e non il 1994, non fanno menzione degl’accompagnatori. Per deduzione, l’organista nelle registrazioni del 1969 dovrebbe esser Jimmy Mc Griff, mentre la band che suona con Collins a El Mocambo potrebbe esser, a dar retta agli storici, un sconosciuto gruppo canadese, la Moe Peters Band. Attenzione al doppione! Registrazioni canadesi dell’epoca si trovano anche su “Molten Ice” (Red Lightnin’, 1992). Comunque sia il valore degl’accompagnatori, Collins è magnifico in entrambi i casi e se potete sopportare questi suoni arraffazzonati, vi portate a casa l’uomo del ghiaccio per rinfrescarvi le idee su cosa sia la chitarra Blues. Senza dimenticare il fondamentale se non unico “The Complete Imperial Recordings” (EMI, 1991) che contiene, a modesto avviso dello scrivente, il miglior Collins mai prodotto.
Luca Lupoli
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